Paolo Rumiz: differenze tra le versioni

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Cris77 (discussione | contributi)
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*Ortigia diventa un transatlantico dal quale non hai nessunissima voglia di scendere. (p. 132)
*"Ozio" per noi è discettare sul senso della parola "[[Capua]]" – forse etrusca – seduti sulla riva del fiume che va nel tramonto, accanto a un fumante sartù di riso; è rievocare le pigrizie siracusane in una terrazza ben difesa sa piante di basilico [...]. (p. 135)
*Nell’area di servizio di Vasto vedo un titolo di giornale : ''Gli americani manderanno in prima linea dei robot, macchina con la licenza di uccidere''. (...) Nella guerra in Bosnia ho provato vergogna davanti a quel popolo in grado di restistere, tirare le cinghia, battersi e morire per la libertà. Io non ne sarei stato capace. I soldati sul fronte della Bijelasnica ricevevano il rancio una volta ogni tre giorni, ma tenevano duro. In assenza di munizioni, partivano all’arma bianca. In Afghanistan ho trovato Sherpa capaci di valicare l’Hindukush con cinque albicocche secche al giorno. Ai Vietcong, ci ricorda il colonnello Kurtz in ''Apocalypse now'', batavano "un pugno di riso e un po’ di carne, fosse pure di topo". Illusorio pensare che un robot possa neutralizare uomini simili. (pp.144-145)
 
==''È Oriente''==