Rainer Maria Rilke: differenze tra le versioni

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*''Respirano lievi gli altissimi [[abete|abeti]] | racchiusi nel manto di [[neve]]. | Più morbido e folto quel bianco splendore | riveste ogni ramo via via. | Le candide strade si fanno più zitte, | le stanze raccolte più intente''.<ref>Da ''Liriche e prose'', Sansoni.</ref>
*''[[Rosa]], oh pura contraddizione, gioia | di non essere il sonno di nessuno sotto tante | palpebre.''<ref>Versi composti da Rilke come suo epitaffio. Citato nella prefazione a ''Poesie francesi'', p. 10.</ref>
*Ti ricordi ancora di [[Roma]], cara Lou? Com'è nella tua memoria? Nella mia rimarranno un giorno solo le sue acque, queste limpide, stupende, mobili acque che vivono nelle sue piazze; e le sue scale, che sembrano modellate su acque cadenti, tanto stranamente un gradino scivola dall'altro come onda da onda; la festosità dei suoi giardini e la magnificenza delle grandi terrazze; e le sue [[notte|notti]], così lunghe, silenziose e colme di stelle.<ref>Dalla lettera a [[Lou von Salomé|Lou Salomé]], 3 novembre 1903. Citato in Piera Mattei, ''I Poeti e la Città'', traduzione di Piera Mattei, Il Bisonte, Firenze, 2009, [https://books.google.it/books?id=35hrtXKV7W4C&lpg=PA36&dq=&pg=PA36#v=onepage&q&f=false p. 36].</ref>
*''Un [[dio]], se lo canti, | restituisce il suo silenzio in dono. | Ognuno avanza | verso un dio silenzioso. || L'impercettibile scambio | che ci fa fremere | è retaggio di un angelo | senza che ci appartenga.''<ref>Da ''Poesie francesi'', p. 107.</ref>