Critico: differenze tra le versioni

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*Metamorfosi del critico: fu un tempo giudice areopagita; quindi patrono; quindi complice e sodale dello scrittore. Oggi, novanta volte su cento, mezzano e giullare del re. ([[Gesualdo Bufalino]])
*Mi perdoni quest'eccesso di citazioni, ma noi critici facciamo quello che possiamo. La nostra vera missione è spazzare via le migliaia di aborti che ogni giorno, oscenamente, tentano di venire al mondo. (''[[8½]]'')
*Nel microcosmo degli [[intellettuali]] la categoria meno immobile e più superflua, data la sua funzione sostanzialmente [[Parassitismo|parassitaria]], è quella dei critici. ([[Morando Morandini]])
*Non ho mai capito la "funzione" del critico. Dovrebbe forse controllare l'esattezza di un'espressione artistica per stilare classifiche o usare con maggiore appropriatezza gli aggettivi "migliore" e "peggiore"? Dovrebbe mettersi a indagare l'intenzione di uno scrittore, di un pittore, di un musicista esplorandone psiche, cultura, emozione, malattie intercorrenti, conto in banca, temperatura delle guance? Non mi stupisco se qualcuno o tutti fanno commenti, ma la critica, quella che alcuni chiamano critica, mi appare come una disprezzabile invasione di campo. ([[Mina (cantante)|Mina]])
*Non ho mai pensato che l'operazione letteraria sia divisibile in tanti "riquadri" e scomparti quanti sono la critica, la saggistica, la narrativa, la poesia, ecc. Se un critico non è anche un "narratore", mi chiedo che senso abbia la sua funzione di interprete. ([[Giacinto Spagnoletti]])