Dziga Vertov: differenze tra le versioni

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*Io sono il [[cinema|cine]]occhio. Io sono l'occhio meccanico. Io, macchina, vi illustro il mondo come io solo posso vederlo. Io mi libero, da oggi e per sempre, dall'immobilità umana, io sono in continuo movimento, io mi avvicino e mi allontano dagli oggetti, striscio sotto di essi, vi monto sopra, io mi muovo fianco a fianco col muso di un cavallo in corsa, io irrompo, a piena velocità, nella folla io corro davanti ai soldati in corsa, io mi lascio cadere sul dorso, io mi levo in volo con gli aeroplani, precipito e risalgo, in volo, con corpi che precipitano e risalgono. (da ''Kinoki. Perevoròt'', ''Lef'', n. 3, 1923, p. 139<ref>Citato in P. Montani (a cura di), ''L'occhio della rivoluzione. Scritti dal 1922 al 1942'', Milano, Mazzotta, 1975, pp. 40-41.</ref>)
*Non bisogna guardare soltanto con gli occhi.<ref>Citato in Morando Morandini, ''Non sono che un critico. Il ritorno'', Editrice Il Castoro, Milano, 2003.</ref>
 
==Film==