Horizon Zero Dawn: differenze tra le versioni

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*'''Aloy''': Hai detto che eri un avventuriero? <br> '''Kuvid''': Esatto. I nobili di Meridiana decorano con fiori i loro giardini. E così, uscivo con arco e lancia. Mi sono fatto un nome cercando i boccioli più selvaggi in natura. Nessun bandito o Macchina mi teneva lontano da quei petali. <br> '''Aloy''': Poi cos'è successo? <br> '''Kuvid''': È arrivato l'amore. La mia dolce metà si agita quando esco. Così, ora raccolgo fiori da chi non ha certi vincoli. <br> '''Aloy''': Ne vale la pena? Essere... così in gabbia? <br> '''Kuvid''': Ma certo. La libertà è dolce, ma l'abbraccio della mia bella Theradine lo è di più.
*'''Ukan''': Lascia perdere la Loggia. Se non sei un Carja, non sperare di far strada. <br> '''Aloy''': Cos'ha che non va la Loggia, di preciso? <br> '''Ukan''': Nulla, se ti piacciono i bigotti. A Ban-Ur ho la fama di cacciatore esperto, così ho deciso di propormi alla Loggia. Credevo fosse semplice. Cacciare Macchine, scalare i ranghi. Ma non è così. È fatta in modo che i Carja siano sempre in cima. Ah! Non mi serve l'approvazione di quei damerini. Me ne vado. <br> '''Aloy''': Quindi devi essere un Carja per unirti alla Loggia? <br> '''Ukan''': No. Accettano le altre tribù. Ma hanno regole per impedire agli stranieri di scalare i ranghi. Quando il Re Sole Avad è salito al trono, ha promesso una nuova era. Una Meridiana aperta. Menzogne. Certo, partecipi al banchetto. Ma non toccherai cibo. <br> '''Aloy''': Qualcuno dovrà smuovere la situazione nella Loggia. <br> '''Ukan''': Forse, ma non spetta a me. Se decidi di andare, assicurati di lasciargli un bel vecchio marchio d'addio Banuk, in mio onore. <br> '''Aloy''': Un marchio d'addio Banuk? E cioè? <br> '''Ukan''': Pisciagli a terra, possibilmente in un posto dove non lo scopriranno finché non sarà rancido.
*'''Aloy''': Sei interessato ai Predecessori? <br> '''Palas lo Studioso''': Più che interessato. Io studio ogni manufatto antico che mi passi per le mani! Ma gli anni di studi mi hanno fatto affezionare al mio scrittoio. Non sopporto nemmeno il Sole, a dirla tutta. Non so come farò a trovare una compagna. La mia famiglia vuole un erede. <br> '''Aloy''': Ah, non guardare me. <br> '''Palas lo Studioso''': No, no, no, Non guardo. Sai, mio padre ha le idee chiare su chi devo sposare. Ma lei non m'interessa. Vorrei tanto che ci fosse un modo per evitarlo. Preferirei starmene con i miei preziosi recipienti.
*'''Aloy''': Non ho mai avuto una madre.<br>'''Sylens''': Che stai dicendo? Ne hai avute due. Una donna e una macchina.<br>'''Aloy''': Non sono una persona, ma uno strumento… realizzato da una macchina. Nata dalla distruzione… e dal fuoco…<br>'''Sylens''': Per spegnere le fiamme e guarire il mondo.
*'''Elisabet''': Era un kit di elettronica per bambini, ma l'avevo collegato a una batteria a pannelli solari e l'erba ha preso fuoco. E, con essa, un pino che era lì… non so, da almeno cent'anni.<br>'''GAIA''': Domanda: quanti anni avevi?<br>'''Elisabet''': Sei. Mia madre era a casa, grazie a Dio, così ha dovuto chiamare i pompieri… E subito dopo mi ha portato in giardino e mi ha mostrato i passerotti morti. Perché c'erano dei nidi in cima al pino.<br>'''GAIA''': Domanda: cos'hai provato?<br>'''Elisabet''': Non lo so. Ricordo di aver urlato che non m'importava. Allora mia madre mi prese la faccia fra le mani… e parlò.<br>'''GAIA''': Domanda: che cosa ti disse?<br>'''Elisabet''': Che doveva importarmi. Disse: "Elisabet, essere intelligenti non significa nulla se non rendi il mondo migliore. Devi usare la testa per valere qualcosa, e servire la vita, non la morte".