Andrea Agnelli: differenze tra le versioni

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=== [[Marco Travaglio]] ===
*{{NDR|Nel 2012}} Anziché lasciarsi [[Calciopoli|lo scandalo]] alle spalle, come aveva fatto suo cugino [[John Elkann]], Andrea Agnelli figlio di [[Umberto Agnelli|Umberto]] e amico di [[Luciano Moggi|Moggi]] e [[Antonio Giraudo|Giraudo]] ha ripreso a gridare al complotto e a rivendicare gli scudetti dello scandalo, giustamente revocati. Ora, con la sentenza di Napoli e i messaggi di Moggi, ha quel che si merita. Forse, anziché vellicare gli istinti peggiori della tifoseria peggiore, farebbe bene a guardare al futuro. A farsi spiegare lo "[[stile Juventus]]" da chi ancora sa cos'è come [[Giampiero Boniperti|Boniperti]], [[Giovanni Trapattoni|Trapattoni]], [[Dino Zoff|Zoff]] e [[Michel Platini|Platini]]. E magari a costruire stadi più sicuri.
*{{NDR|[[Ultime parole famose]], nel 2011}} Due anni fa il ramo cadetto degli Agnelli si riprende il giocattolo {{NDR|la [[Juventus Football Club|Juventus]]}} con il giovane Andrea, figlio di [[Umberto Agnelli|Umberto]] e vecchio sodale di [[Luciano Moggi|Moggi]] e [[Antonio Giraudo|Giraudo]]. Risultato: zero titoli sul campo, ma centinaia sui giornali, cavalcando il revanscismo della parte più becera della [[Tifoseria|tifoseria]] [...]. Ora Andrea Agnelli, per non passare alla storia come l'unico presidente juventino che non ha vinto neppure la Coppa del Nonno, rivuole addirittura indietro i due scudetti di [[Calciopoli]].<ref>Dalla successiva stagione 2011-12 la Juventus, sotto la presidenza di Andrea Agnelli, instaurerà il ciclo più vincente nella storia del campionato italiano con la conquista di nove scudetti consecutivi.</ref>
*{{NDR|Nel 2012}} Oggi invece Suo cugino – il signorino Andrea, che porta il cognome francamente eccessivo degli Agnelli – ha trasformato la società in una succursale del Pdl: da mesi insulta la Federazione di cui è uno dei soci più autorevoli e demolisce le regole e le istituzioni della giustizia sportiva, quasi fossero frutto di un complotto planetario contro la Juve, decise all'insaputa del club più potente d'Italia. Ma non sempre: solo quando danno torto alla Real Casa.
*Prima sembrava che la Juve fosse riuscita ad accettare lo scandalo Calciopoli e le condanne di Moggi e Giraudo. I tifosi sembrava avessero smesso di parlare di campionati in realtà mai vinti perché revocati. Sembrava si potesse di nuovo parlare di stile Juve. Ma ora che la squadra è tornata a vincere Andrea Agnelli ha subito ricominciato a giustificare Moggi, dicendo che tanto lo facevano tutti; le stesse scuse che usano anche i politici. È un po' come se dopo aver rapinato una banca davanti ai giudici ci si giustifichi sostenendo la regolarità dell'azione perché lo fanno in tanti. Le sentenze sono pertanto giuste e vanno accettate. Altrimenti rischiano di non accettarle nemmeno i tifosi. E questo può rivelarsi pericoloso. Lo scudetto appena conquistato è pulito e sudato. Un'altra cosa rispetto a quelli di Calciopoli.