Piero Calamandrei: differenze tra le versioni

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*Al [[giudice]] occorre più coraggio ad essere giusto apparendo ingiusto, che ad essere ingiusto apparendo giusto. (citato in [[Piero Pajardi]], ''Per questi motivi... Vita e passioni dedi un giudice'', Jaca Book, Milano, 1986, p. 7. ISBN 88-16-28016-6)
*All'Italia questo patto {{NDR|il [[Patto Atlantico]]}} non solo non dà la garanzia di allontanare dal nostro territorio la catastrofe della guerra, ma dà anzi a essa la certezza della immediata invasione, anche se il conflitto sarà provocato da urti extraeuropei.<ref name= CalD49 />
*Anche quando si trovi un ministro pieno di buone intenzioni, il quale si proponga di ridurre la scuola a essere veramente creatrice della democrazia come la [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione]] vorrebbe, è difficile che esso abbia approfondita conoscenza dei problemi tecnici, attinenti a tutti gli ordini di scuole, che occorre affrontare per avvicinarsi a questo ideale: per la tecnica, gli uomini politici debbono rimettersi ai burocrati; e i burocrati, assai spesso, sono conoscitori di congegni amministrativi, ma non di anime. Come volete che possa sentire la funzione formativa di libertà che deve avere la scuola in una democrazia un direttore generale che fino a ieri fu l'artefice “ a tout faire” dell'asservimento della scuola al fascismo?<ref>Prefazione alla raccolta postuma di scritti di [[Giovanni Ferretti]], ''Scuola e democrazia'', Einaudi, Torino, 1956.</ref>
*Auguriamoci che mentre la Costituzione repubblicana attende ancora il suo compimento, la firma di questo [[patto atlantico]] non sia il primo colpo di piccone dato per smantellarla.<ref name= CalD49 >Dichiarazione di voto fatta nella seduta della Camera dei Deputati del 18 marzo 1949, che precede la votazione sull'ingresso dell'Italia nel [[Patto Atlantico]].</ref>
*Chi prepara la guerra, anche a fini che crede difensivi, non fa altro, senza accorgersene, che volere la guerra.<ref name= CalD49 />
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*Lo avrai | camerata Kesselring | il monumento che pretendi da noi italiani | ma con che pietra si costruirà | a deciderlo tocca a noi. (Incipit da ''Lapide ad ignominia'')
*Ovunque è un sacrificio per il bene degli altri, ovunque è la disposizione morale da preferire al tradimento lucroso di un'idea la morte squallida per quell'idea, ivi è [[religione]].<ref name= CalM54 />
*Però, vedete, la Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta: la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile. Bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità; per questo una delle offese che si fanno alla costituzione è l’indifferenza alla politica, l'indifferentismo che è, non qui, per fortuna, in questo uditorio, ma spesso in larghi strati, in larghe categorie di giovani, un po' una malattia dei giovani.<ref>Citato in Gian Piero Iaricci, ''Istituzioni di diritto pubblico'', Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna, 2014, [https://books.google.it/books?id=WNs_BAAAQBAJ&lpg=PA56&dq=&pg=PA56#v=onepage&q=per%C3%B2,%20vedete&f=false p. 56]. ISBN 8891605824</ref>
*Quando io considero questo misterioso e miracoloso moto di popolo, questo volontario accorrere di gente umile, fino a quel giorno inerme e pacifica, che in una improvvisa illuminazione sentì che era giunto il momento di darsi alla macchia, di prendere il fucile, di ritrovarsi in montagna per combattere contro il terrore, mi vien fatto di pensare a certi inesplicabili ritmi della vita cosmica, ai segreti comandi celesti che regolano i fenomeni collettivi, come le gemme degli alberi che spuntano lo stesso giorno, come certe piante subacquee che in tutti i laghi di una regione alpina affiorano nello stesso giorno alla superficie per guardare il cielo primaverile, come le rondini di un continente che lo stesso giorno s'accorgono che è giunta l'ora di mettersi in viaggio. Era giunta l'ora di resistere; era giunta l'ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini. (dal discorso tenuto al Teatro Lirico di Milano, 28 febbraio 1954, in ''Uomini e città della Resistenza: discorsi scritti ed epigrafi'', Laterza)
*Quando per la porta della magistratura entra la politica, la [[giustizia]] esce dalla finestra. (citato in [[Indro Montanelli]], ''Il testimone'', a cura di Manlio Cancogni e Piero Malvolti, Longanesi, 1992²)<ref>Si confronti [[Francesco Carrara]]: «Quando la politica entra dalla porta del tempio, la giustizia fugge impaurita dalla finestra per tornarsene al cielo» (da ''Programma del corso di diritto criminale dettato nella R. Università di Pisa'', Fratelli Cammelli, 1898).</ref>