Horizon Zero Dawn: differenze tra le versioni

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*'''Aloy''': Ho saputo di Ersa. Mi spiace. So che era speciale per te. <br> '''Erend''': Speciale per me. Eh! Speciale per tutti! Sapeva sempre cosa fare e dava ordini a tutti... mi faceva rigare dritto. Ora dovrei prendere il suo posto. E invece eccomi qui, senza sapere che fare. <br> '''Aloy''': Anch'io ho perso qualcuno. Alla Prova. L'uomo che mi ha cresciuto. Si chiamava Rost. <br> '''Erend''': E' terribile. Perché ogni volta che succede qualcosa di terribile... gli altri ti raccontano le loro disavventure, come se rendesse tutto più semplice? <br> '''Aloy''': Già. Perché...?
*'''Aloy''': Qui è pieno di persone che parlano insieme. Come fa uno a pensare? <br> '''Erend''': Io non penso. Bevo e basta.
*'''Straniero Oseram''' {{NDR|rivolto a una folla}}: Sangue per sangue! Vendetta per Ersa! Per quanto Avad si nasconderà nel palazzo? Di assediare la Cittadella? Non ha lo stomaco per la giustizia? Anno dopo anno, perché risparmia chi ci ha schiavizzato, torturato e massacrato? Erend. Non vuoi la vendetta più degli altri? Tua sorella è stata uccisa! E nessuno la vendica?! <br> '''Erend''': Un'altra parola, patetica e inutile carogna, e ti sbatto in galera io stesso! Adesso sparite, o vi prendo tutti a calci nel culo!
*'''Aloy''': Non ho mai avuto una madre.<br>'''Sylens''': Che stai dicendo? Ne hai avute due. Una donna e una macchina.<br>'''Aloy''': Non sono una persona, ma uno strumento… realizzato da una macchina. Nata dalla distruzione… e dal fuoco…<br>'''Sylens''': Per spegnere le fiamme e guarire il mondo.
*'''Elisabet''': Era un kit di elettronica per bambini, ma l'avevo collegato a una batteria a pannelli solari e l'erba ha preso fuoco. E, con essa, un pino che era lì… non so, da almeno cent'anni.<br>'''GAIA''': Domanda: quanti anni avevi?<br>'''Elisabet''': Sei. Mia madre era a casa, grazie a Dio, così ha dovuto chiamare i pompieri… E subito dopo mi ha portato in giardino e mi ha mostrato i passerotti morti. Perché c'erano dei nidi in cima al pino.<br>'''GAIA''': Domanda: cos'hai provato?<br>'''Elisabet''': Non lo so. Ricordo di aver urlato che non m'importava. Allora mia madre mi prese la faccia fra le mani… e parlò.<br>'''GAIA''': Domanda: che cosa ti disse?<br>'''Elisabet''': Che doveva importarmi. Disse: "Elisabet, essere intelligenti non significa nulla se non rendi il mondo migliore. Devi usare la testa per valere qualcosa, e servire la vita, non la morte".