Ritorno al futuro - Parte III: differenze tra le versioni

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Corretto: "ce n'è"
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*{{NDR|Nel 1885}}<br>'''Doc''': Sono qui per dirti addio.<br>'''Clara''': Addio? E dove devi andare?<br>'''Doc''': Me ne devo andare. Be', io temo che non ti rivedrò mai più.<br>'''Clara''': Emmett!<br>'''Doc''': Clara, voglio che tu sappia che ti voglio molto bene, ma ho capito che questo non è il mio posto e perciò devo tornare da dove sono venuto.<br>'''Clara''': E dove sarebbe?<br>'''Doc''': Non te lo posso dire.<br>'''Clara''': Be', allora ovunque tu vada, portami con te.<br>'''Doc''': Non posso, Clara. Vorrei non fosse così, ma ti prego, credimi quando ti dico che non ti dimenticherò mai e che... io ti amo.<br>'''Clara''': Non capisco quello che stai cercando di dire.<br>'''Doc''': Clara, temo che non ci sia un modo per farti capire.<br>'''Clara''': Per favore, Emmett, per favore, devo sapere. Se mi ami veramente allora devi dirmi la verità.<br>'''Doc''': D'accordo. Io vengo dal futuro. Sono venuto qui in una macchina del tempo inventata da me e domani devo tornare nell'anno 1985.<br>'''Clara''': Sì, Emmett... sì che capisco... Capisco perché lei, sapendo che sono pazza per gli scritti di Giulio Verne, ha creduto di poter inventare tutte queste menzogne per approfittarsi di me! {{NDR|lo schiaffeggia}} Ho sentito un sacco di balle durante la mia vita, ma il fatto che lei si aspetti che creda a una cosa simile è terribilmente ingiurioso e degradante! Tutto quello che doveva dire era solo "Io non l'amo e non voglio vederla più". Questo almeno sarebbe stato rispettoso! {{NDR|sbatte la porta}}<br>'''Doc''': Ma non sarebbe stata la verità!
 
*{{NDR|Nel 1885}}<br>'''Chester''': Emmett! Cosa posso darle, il solito?<br>'''Doc''': No, Chester, questa sera ho bisogno di qualcosa di più forte.<br>'''Chester''': Una gassosa.<br>'''Doc''': Whisky, Chester.<br>'''Chester''': Whisky? Emmett, è sicuro? Lei ricorda quello che le è successo il 4 luglio?<br>'''Doc''': Whisky.<br>'''Chester''': D'accordo, non sono suo padre. Solo che non voglio vederla fare la cosa sbagliata.<br>'''Doc''': Puoi lasciare la bottiglia.<br>'''Venditore di filo spinato''': È una donna, vero? Lo sapevo, ho visto migliaia di volte quello sguardo sul volto di migliaia di uomini. Tutto quello che le posso dire, amico, è che le passerà.<br>'''Doc''': No. Come Clara cce n ne una in un milione. Una in un miliardo. Una in un ipermegalone. La donna dei miei sogni, e l'ho persa ormai per sempre.<br>'''Venditore di filo spinato''': Beh, posso assicurarle, signore, che ci sono altre donne. Vendere filo spinato in tutto il Paese mi ha insegnato una cosa certa: non puoi mai sapere che ti riserva il futuro.<br>'''Doc''': Ah, il futuro... quanto potrei parlarle io del futuro...
 
*{{NDR|Nel 1885, nel saloon}}<br>'''Doc''' {{NDR|tenendo il bicchiere di whiskey in mano}}: ... e nel futuro non ci serviranno i cavalli. Abbiamo delle carrozze motorizzate chiamate automobili.<br>'''Vecchio''': Ma se tutti nel futuro hanno queste automobi – come si chiamano – ma allora la gente non cammina e non corre più!<br>'''Doc''': Certo che corre. Ma per divertimento, per spasso.<br>'''Vecchio''': Per spasso? Ah, ah! Ma che razza di spasso sarebbe? Ah, ah, ah, ah!<br>[...]<br>'''Vecchio''': Quanti ne ha bevuti?<br>'''Chester''': Nessuno. Quello è il primo e non l'ha ancora toccato.<br>'''Vecchio''': Ah, ah, ah!<br>'''Chester''': Gli piace tenerlo in mano.<br>'''Vecchio''': Oh, oh, oh!