Horizon Zero Dawn: differenze tra le versioni

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*'''Ullia''': Bene! Bene! Danzerò nel tuo sangue! Dimostrati degna di un marchio sulla mia pelle. Non temere la morte! Accoglila! Non avevo mai ucciso qualcuno della tua tribù, prima d'ora. Sei troppo forte per essere una Carja! Che cosa sei?! {{NDR|Aloy la ferisce mortalmente}} Vieni! Non sprecare il mio sangue. <br> '''Aloy''' {{NDR|sospira}}: Non avremmo potuto parlarne, eh? <br> '''Ullia''': I Carja sapevano solo parlare. Parlare e sanguinare. Parlare e ingabbiarmi. Ma tu hai combattuto come una Tenakth. Ti avrei preso come figlia. <br> '''Aloy''': Tu non puoi prendere nessuno... <br> '''Ullia''' {{NDR|[[Ultime parole dai videogiochi|Ultime parole]]}}: I forti prendono dai deboli e, nel farlo, diventano più forti. Queste storie, incise sulla mia pelle, guarda... Bambini, ricchi, vite e terre... sono tutti diventati miei. Bevi il mio... sangue... ed essi... vivranno. <br> '''Aloy''': No, Ullia. Io... ho già abbastanza storie.
*'''Nil''': E' così... dolce e amaro. Come un sorriso sporco di sangue. <br> '''Aloy''': Qual è il problema? Sembri deluso. <br> '''Nil''' {{NDR|sospira}}: I clan di banditi sono andati. Ho sentito che un altro se l'è data a gambe a sud, dopo aver fiutato la nostra leggenda. <br> '''Aloy''': E' a questo che è servito tutto. A sradicare la minaccia. <br> '''Nil''': Ma ora non c'è più nessuno da uccidere. A meno che... No, no. <br> '''Aloy''': Immagino che questo sia un addio. <br> '''Nil''': Dopo quello che abbiamo passato, questo non è il luogo adatto. C'è una mesa a sud di Meridiana che si affaccia su Punte di Freccia. Mi troverai là.
*'''Aloy''': Nil. Lungo la strada mi chiedevo... Beh, se mi avresti teso un'imboscata. <br> '''Nil''': E il divertimento? Le terre dei banditi non potevano essere una degna arena. Ma qui... è incredibile. E' così drammatico... Ok. Dimmi. Perché non ci ammazziamo a vicenda? <br> '''Aloy''': Aspetta. Mi hai portato qui per chiedermi di affrontarti? <br> '''Nil''': A morte. Sarà unico, perché ci capiterà una volta sola. <br> '''Aloy''': Onestamente, non sapevo cos'altro aspettarmi. Se è così che deve finire, Nil... <br> '''Nil''': Tutto finisce. Solo... tu sei molto scrupolosa. Non ti avrei messo pressione per qualcosa di finto. Come la morte. Niente è più reale. <br> '''Aloy''': Molto gentile da parte tua. Sono... lusingata... da quello che pensi di me. Ma io non voglio ucciderti. <br> '''Nil''': Calmati. Vita contro morte, due cacciatori. So che puoi capire. <br> '''Aloy''': E' davvero questo che desideri, Nil? Io non credo che tu voglia morire. Forse, vuoi anche di peggio. Ma penso che ci sia bisogno di te, in questo mondo. <br> '''Nil''': Non riesco a capire. <br> '''Aloy''': Non ti affronterò. E' la mia decisione. Puoi accettarla o cercare di colpirmi alle spalle quando vado. <br> '''Nil''': Allora è finita... La tua ultima freccia è la più crudele. E' vero, ti ho dato io una scelta, ma mi hai spezzato il cuore.
*'''Aloy''': Non ho mai avuto una madre.<br>'''Sylens''': Che stai dicendo? Ne hai avute due. Una donna e una macchina.<br>'''Aloy''': Non sono una persona, ma uno strumento… realizzato da una macchina. Nata dalla distruzione… e dal fuoco…<br>'''Sylens''': Per spegnere le fiamme e guarire il mondo.
*'''Elisabet''': Era un kit di elettronica per bambini, ma l'avevo collegato a una batteria a pannelli solari e l'erba ha preso fuoco. E, con essa, un pino che era lì… non so, da almeno cent'anni.<br>'''GAIA''': Domanda: quanti anni avevi?<br>'''Elisabet''': Sei. Mia madre era a casa, grazie a Dio, così ha dovuto chiamare i pompieri… E subito dopo mi ha portato in giardino e mi ha mostrato i passerotti morti. Perché c'erano dei nidi in cima al pino.<br>'''GAIA''': Domanda: cos'hai provato?<br>'''Elisabet''': Non lo so. Ricordo di aver urlato che non m'importava. Allora mia madre mi prese la faccia fra le mani… e parlò.<br>'''GAIA''': Domanda: che cosa ti disse?<br>'''Elisabet''': Che doveva importarmi. Disse: "Elisabet, essere intelligenti non significa nulla se non rendi il mondo migliore. Devi usare la testa per valere qualcosa, e servire la vita, non la morte".