Paolo Cirino Pomicino: differenze tra le versioni

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*Questo mascalzone {{NDR|[[Antonio Di Pietro]]}} ha detto che la crescita degli anni '80 era legata al mondo della tangenti. È una persona ignorante. Io sto difendendo il sistema politico e democristiano che ha governato questo paese.<ref>Dal programma ''Fuori onda'', ''La7'', riportato in ''[http://www.adnkronos.com/intrattenimento/spettacolo/2016/01/25/pomicino-attacca-pietro-mascalzone-vediamo-chi-rubato-video_sVLfFtNZuSVeBTA6iX9T7J.html Pomicino attacca Di Pietro: "Mascalzone, vediamo chi ha rubato"]'', ''Adnkronos.com'', 24 gennaio 2016.</ref>
*Se non ci fosse il grande comico, ora un po' calante, cioè [[Beppe Grillo|Grillo]], quanta gente avrebbe avuto la possibilità di andare in Parlamento col [[Movimento 5 stelle|M5S]]?<ref>Citato in Gisella Ruccia, ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/01/06/di-maio-cirino-pomicino-dice-sciocchezzuole-e-fa-gaffe-di-pietro-non-puo-dire-che-m5s-e-il-migliore/4076601/ Di Maio, Cirino Pomicino: "Dice sciocchezzuole e fa gaffe". Di Pietro: "Non può dire che M5S è il migliore"]'', ''Ilfattoquotidiano.it'', 6 gennaio 2018.</ref>
* Mia madre era una donna di grande fede. Quando mio fratello Mariano, secondogenito, morì a 33 anni, e le diedi la notizia, rivolgendosi a un quadro della Madonna di Pompei, disse piangendo: “Non ti capisco, ma te lo affido”. Quella testimonianza ci ha accompagnato in tanti altri momenti tragici.<ref> Citato in Maurizio Caverzan, [http://cavevisioni.it/pm-potere-serve-ancora-un-geronimo/ ''«I Pm hanno tanto potere Serve ancora Geronimo»''], 27 gennaio 2020.</ref>
 
{{Int|1=[https://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2019/09/04/news/intervista-cirino-pomicino-1.338346 ''«Non offendiamo la Prima Repubblica: quello che si vede oggi non ha nulla che le somigli»'']|2=intervista di Susanna Turco, ''L'Espresso'', 4 settembre 2019}}
* {{NDR|Riferendosi a Salvini}} Chi agita i rosari in piazza dovrebbe ricordarsi anche che esiste l’[[Inferno]].
* La migliore furbizia è dire la verità, tanto nessuno ci crede.
* Non offendiamo la Prima Repubblica, non c’è proprio nulla che le somigli. C’è un leader politico, Salvini, che addirittura chiede i pieni poteri, fa una crisi di governo e poi, però, si dice: possiamo continuare a lavorare. Mai accaduto. Poi c’è un presidente del Consiglio che dà i pieni poteri a un suo ministro su una emergenza - nella Prima Repubblica era semmai il Consiglio dei ministri a deliberarla. Un precedente inesistente.
 
{{Int|1=[http://cavevisioni.it/pm-potere-serve-ancora-un-geronimo/ ''«I Pm hanno tanto potere. Serve ancora Geronimo»'']|2=intervista di Maurizio Caverzan, 27 gennaio 2020.}}
* {{NDR|Perché ha intitolato il suo libro sulla seconda repubblica ''La Repubblica delle giovani marmotte?''}} È un’immagine per descrivere la nuova situazione politica dopo [[Mani pulite]]. Diventammo improvvisamente un Paese privo di ogni cultura politica. Siamo l’unico Paese europeo, infatti, a non avere un partito liberale, socialista, verde o democratico cristiano. La responsabilità fu del vecchio [[Partito Comunista Italiano|Pci]] che, alimentando l’opzione giudiziaria per sconfiggere i partiti del vero centrosinistra, lavorò per cancellare la cultura politica di tutti avendo perduto la propria.
* {{NDR|Mani pulite è una conseguenza del crollo del [[Muro di Berlino]].}} Sotto le sue macerie non è rimasto solo il partito comunista ma, grazie ai ragazzi della via Pal della procura di Milano, anche i partiti che avevano vinto la battaglia della storia. [[Mani pulite]] fu voluta dalla borghesia azionista guidata da [[Carlo De Benedetti|De Benedetti]]. Il quale pensava di essere la nuova testa del futuro governo del Paese, che avrebbe sommato l’élite finanziaria e industriale del salotto buono del [[capitalismo]] italiano al Pci di [[Achille Occhetto]] e [[Luciano Violante]], ancora in possesso di una forte organizzazione territoriale.
* {{NDR|Sui giornali e nelle ricostruzioni storiche si è parlato poco di questo disegno.}} Nel 1992, quando il centrosinistra raccolse il 55% dei consensi, doveva iniziare una legislatura a guida socialista con un presidente della Repubblica democristiano. Un assetto politico non gradito all’intelligence americana e a quell’area composta dal Pci e dalla borghesia azionista che sognava di fare grandi affari con la vendita, o meglio la svendita, del 25% dell’economia italiana in mano pubblica a finanziarie internazionali. Basta leggere le memorie di Giuseppe Guarino per rendersene conto.
* {{NDR|Una svendita che poi è realmente avvenuta.}} Oggi si è completata. Ma invece di risanare i conti pubblici, il debito si è triplicato, passando, a moneta corrente, da 839 miliardi di euro del 1991 a 2400 miliardi attuali, con un pesante impoverimento del ceto medio. I famosi esponenti del salotto buono del capitalismo italiano sono andati all’estero o hanno venduto agli stranieri, o sono falliti. E il Paese è rimasto senza politica, senza economia e con una ricchezza elitaria.
 
===Attribuite===