Carlo Cantoni: differenze tra le versioni

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*Come il Leibniz anche il {{sic|Wolf}} fa della perfezione il bene sommo dell'uomo, ma per il Leibniz la perfezione era il fine supremo della nostra vita, perché egli la faceva consistere nella massima attività, e da questa massima attività derivava o meglio in essa medesima o nel sentimento di essa riponeva la felicità suprema dell'uomo. Invece secondo il Wolf, dalla perfezione nasce bensì la felicità maggiore dell'uomo; ma la perfezione ha valore per sé indipendentemente dalle sue conseguenze. Il precetto supremo della [[Morale]] è secondo il [[Christian Wolff|{{sic|Wolf}}]] questo: ''cerca di renderti sempre più perfetto''. (vol. II, cap. I, pp. 20-21)
 
*Il {{sic|Mendelshon}}, che è una delle più belle e nobili figure dell'Illuminismo tedesco e uno de' suoi più fedeli rappresentanti, insegnava appunto nel suo ''Fedone'', che tutti i beni della terra non varrebbero a renderci felici, se noi sapessimo di dover morire per sempre, e che sarebbe contrario alla bontà di Dio il render vana la tendenza nostra ad un infinito ed incessante progresso nel bene. (vol. II, cap. I, p. 31)
 
*La [[religione]] intesa nel senso di Kant non ha, come egli stesso afferma, una vera storia; essa infatti è una sola ed immutabile, appartiene all'individuo e non ha per sé una manifestazione storica estrinseca: sono varie invece e soggette a molte vicende le Chiese fondate sulle credenze positive. (vol. III, cap. I, pp. 75-76)