Vittorio Emanuele III di Savoia: differenze tra le versioni

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*In guerra si va con due bastoni, uno per darle e uno per prenderle. (dalla conferenza di Peschiera del Garda del 1918)
*Io detesto la gente che non fa nulla. Intimamente io penso che c'è del vero nella frase di [[Lenin]] "Chi non lavora non mangia".<ref name=maria/> {{NDR|al suo aiutante di campo Sacroni}}
*"I professori di diritto costituzionale, specialmente quando sono dei pusillanimi opportunisti, come il prof. Santi Romano, trovano sempre argomenti per giustificare le tesi più assurde: è il loro mestiere; ma io continuo ad essere della mia opinione. Del resto non ho nascosto questo mio stato d'animo ai due presidenti delle Camere, perché lo rendessero noto ai promotori di questo smacco alla Corona, che dovrà essere l'ultimo."<ref> R. De Felice, "Mussolini il duce. Lo stato totalitario (1936-1940)." Einaudi, Torino, 1996, p.33.</ref> {{NDR|in seguito all'istituzione della qualifica di Primo Maresciallo dell'Impero.}}
*La regina non è riuscita a trovare uova fresche. Non sarebbe possibile avere in qualche modo una dozzina di uova?<ref>Citato in [[Robert Katz]], ''La fine dei Savoia'' (''The Fall of the House of Savoy''), traduzione di Maria Vittoria Martinelli, Editori Riuniti, Roma, 1975, p. 444.</ref> {{NDR|al diplomatico statunitense Robert Daniel Murphy che, a Brindisi nel settembre 1943, gli chiedeva se potesse fare qualcosa per aiutarlo}}
*Ma di questo Mussolini c'è poi da fidarsi?<ref name=maria/> {{NDR|a Luigi Facta, dopo che questi proclamò lo stato d'assedio durante la Marcia su Roma}}