Horizon Zero Dawn: differenze tra le versioni

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*'''Aloy''' {{NDR|riferendosi alla morte di Zaid}}: Sei stata più rapida di quel che meritava. <br> '''Nakoa''': Mio padre era un cacciatore. Diceva che le bestie meritano una morte pulita. <br> '''Aloy''': Che farai ora? <br> '''Nakoa''': Gli altri sono stati rinchiusi per mesi. Più diventavano deboli, più dura era per Zaid riuscire a venderli. Gli serve cibo, riposo e speranza. Li porterò a Meridiana e me ne occuperò. <br> '''Aloy''': Allora non proverai nemmeno a tornare indietro? Che ne sarà di Yan? <br> '''Nakoa''': Le Matriarche mi ripudierebbero. E, comunque, non tornerei. Per me possono anche bruciare. Quanto a Yan, so come contattarlo. Mi mancherà molto. Ma almeno saprà che sto bene. <br> '''Aloy''': Ora devo andare. <br> '''Nakoa''': Ehi, non conosco la tua storia. Ma dev'essere bella, se hai il marchio della Cercatrice. Se avrai voglia di raccontarmela, cercami a Meridiana. Starò lì finché gli altri non si rimetteranno in sesto. A presto... Grazie per avermi aiutato a estirpare quest'erbaccia. Non so, forse ora posso lasciarmi Zaid alle spalle e ricordare mio padre come dovrei.
*'''Aloy''': Sai, Nil, se ti sei stancato dei banditi, c'è sempre un gruppo chiamato "Eclissi"... <br> '''Nil''': Ma qui sfociamo nella politica... <br> '''Aloy''': Sono assassini e stanno formando un esercito di Macchine! E' molto più che... politica. <br> '''Nil''': Perdonami se sono monotematico. E poi quanto resisteranno i Carja delle Ombre, con te in preda a una furia omicida? <br> '''Aloy''': Ci vediamo, Nil. <br> '''Nil''': Non vorrei allarmarti, ma i banditi stanno finendo. Viene davvero voglia di ucciderli più di una volta, vero? <br> '''Aloy''': No, una basta e avanza. <br> '''Nil''': Hai ragione, certo. Una basta e avanza... se ti impegni a fondo. <br> '''Aloy''': Ci vediamo, Nil.
*'''Aloy''': Chi è Atral? <br> '''Elida''': E' un amico d'infanzia. Io facevo giardinaggio, e lui mi buttava i lombrichi sulla schiena. Lo odiavo. Ma negli ultimi mesi, ci incontravamo qui e... tutto era diverso. Parlavamo per ore. Mi ha aiutato con le piante. Ero impaziente di rivederlo. E' come... se fossi morta e resuscitata, quando lui è con me. Capisci cosa si prova? <br> '''Aloy''': Io... a dire il vero, no. Perché tutti questi segreti? <br> '''Elida''': Atral è un soldato dei Carja in incognito, assegnato all'avamposto lungo il lago! Il nostro incontro è tradimento. Come potrei dirlo a mio padre? O a chiunque altro? <br> '''Aloy''': Come avete fatto a incontrarvi qui? <br> '''Elida''': Ci venivamo da bambini. Quando è partito, a volte ci tornavo. E, un giorno, ci ho trovato anche lui. Ha sorriso da un orecchio all'altro. Ci siamo messi a giocare come da piccoli, ma... la guerra l'aveva cambiato. Ci aveva cambiati. Non eravamo più bambini.
*'''Arciere delle Ombre''': Ehi! Parla o ti taglierò un altro dito. A chi stavi mandando segnali? {{NDR|Atral grida, dolorante}} <br> '''Aloy''': Dev'essere Atral! <br> '''Soldato delle Ombre 1''': Sono stufo di sentirlo gridare. Ora deve parlare. Incredibile che abbia combattuto con noi. <br> '''Soldato delle Ombre 2''': Dammi retta, i traditori sono ovunque. <br> '''Soldato delle Ombre 1''': Questo non lo so. Certo, quando le acque si agitano, la gente si arrende. Scelgono la via semplice e non quella giusta. Ascoltalo. <br> '''Soldato delle Ombre 2''': Non mi sembra semplice. Ormai è lì da ore. <br> '''Soldato delle Ombre 1''': Ti assicuro che ha acceso quel falò per chiedere ai suoi amici di Meridiana di venire a salvarlo. E tornare nella capitale. Semplice. <br> '''Soldato delle Ombre 2''': Ho sentito che hanno cibo in abbondanza, laggiù. <br> '''Soldato delle Ombre 1''': E allora? Questo non li rende buoni.
*'''Elida''': Non dirlo. So che non c'è più. <br> '''Aloy''': Sono stati i Carja delle Ombre, ma sappi che non ti ha mai tradito. Lui voleva che avessi questa chiave. <br> '''Elida''': Apre il lucchetto che mi ha dato. Ha detto che le nostre vite erano unite. Tu me l'hai riportata, grazie per tutto. <br> '''Aloy''': Ha detto che ne è valsa la pena. Tutto quanto. Stai bene? <br> '''Elida''': No, ma presto lo farò {{NDR|riferendosi al suicidio}}. <br> '''Aloy''': Stai forse dicendo quello che penso? Elida, no. Guardami. Guardami. Non posso immaginare come ti senti, ma non devi affrontarlo da sola. Tuo padre era a pezzi al pensiero che fossi morta. <br> '''Elida''': A pezzi? Mi tratta ancora come una bambola perfetta, il suo tesoro. No. Senza Atral, sono da sola. Non ne vale la pena. <br> '''Aloy''': Aspetta. Ho sbagliato su Atral. Non ha detto: "Ne è valsa la pena". Ma che... "Ne "VALE" la pena". Di tutto. Le nostre perdite... ci abbattono. Ma ci ricordano anche del nostro legame con gli altri. Con Atral. E perfino tuo padre. Atral avrebbe voluto che lo ricordassi... e andassi avanti. Io lo so. E tu? <br> '''Elida''': Io... ci proverò. <br> '''Aloy''': Ti prego, lasciami chiamare tuo padre. Gli parlerai? <br> '''Elida''': Penso di sì.
*'''Lahavis''': Oh, Elida. Questo tempo passato a scrivere editti... Credevo che il mio lavoro ti tenesse al riparo dalla guerra. Editti, scartoffie! E avrei potuto perderti... <br> '''Elida''': Mi dispiace, padre. <br> '''Lahavis''': Avrei voluto sapere che cosa stavi passando. Noi... noi ci riprenderemo {{NDR|rivolto ad Aloy}}. Grazie per questa seconda occasione. <br> '''Elida''': Non accetterò mai che Atral sia morto, ma cercherò di vivere... per lui.
*'''Fernund''': Il punto perfetto per un'imboscata! Ora getta quella magnifica lancia a terra e ti lasceremo vivere! <br> '''Aloy''': Di sicuro, hai sentito di me. Sai di cosa sono capace. Perché pensi di uscirne vivo? <br> '''Fernund''': Mi piace rischiare.
*'''Guardia''': Era un'esca per Macchine... Chissà come l'hanno avuta. <br> '''Janeva''': Rasgrund ha nascosto le parti "nella sua persona". <br> '''Guardia''': L'abbiamo perquisito. Come...? <br> '''Janeva''': Credimi, non vuoi saperlo. <br> '''Guardia''': Custode Janeva. Questa è la ragazza che ha sconfitto i Colossi. <br> '''Janeva''': Straniera. Sono stupito. E non mi stupisco facilmente. Come te la cavi con prede in carne e ossa? <br> '''Aloy''': Nessuno si è mai lamentato. Perché? <br> '''Janeva''': Sono scappati tre prigionieri pericolosi e i miei uomini devono rimettere gli altri in riga. Non sarebbe successo se ce ne fossimo occupati alla vecchia maniera... Ma abbiamo già percorso questa strada e guarda dove siamo arrivati... <br> '''Aloy''': Qual è la vecchia maniera? <br> '''Janeva''': Seppellirli fino al collo lasciandoli al giudizio del Sole. <br> '''Aloy''': Mi sembra che il giudizio sia già stato emesso. <br> '''Janeva''': Nessuno di loro commetteva più crimini. <br> '''Aloy''': Chi sono questi prigionieri pericolosi? <br> '''Janeva''': Tre delle gabbie di isolamento. Non dispiacerti per loro, hanno vissuto bene grazie al Re Sole.
*'''Janeva''': Gavan. Un traditore che vendeva armi agli esuli. <br> '''Aloy''': Rispetto agli altri due, non sembra così pericoloso. <br> '''Janeva''': Ha fomentato una guerra civile, tutto solo per i frammenti. Una Macchina è più sensibile. <br> '''Aloy''': Conosci un... cacciatore... di nome Nil? Mi ha detto lui di questo posto. <br> '''Janeva''': Nil? E' così che si fa chiamare ora? Sta bene? <br> '''Aloy''': Non direi proprio "bene". <br> '''Janeva''': E' nato sotto un'ombra. Ma non era come i macellai del Cerchio del Sole. Oltre alla lama, aveva un cervello. Aveva onore. Vecchio stampo. Stando qui... è venuto in superficie. <br> '''Aloy''': Quindi i Carja tengono i criminali in questo posto? <br> '''Janeva''': Fin dalla liberazione. Li abbiamo avuti tutti, dai ladri ai vecchi Gheppi del Re Folle Jiran. Il Re Sole crede nel potere del cambiamento. E, di sicuro, alcuni sono cambiati. Come la pelle delle lucertole. Credevo che i criminali fossero uguali. Perciò, il Re Sole mi ha messo al comando di Rocca Pietrasole. Così ho capito la differenza. <br> '''Aloy''': Suona come un onore... Cioè, non ho mai visto delle donne in un'armatura Carja... <br> '''Janeva''': No. Non sono come le tue sorelle. Nessuna donna indossa un'armatura Carja. Ho scelto io di diventare un soldato. E sono entrato nelle guardie d'onore di Avad. Giravano voci su di me. Rispondevo: "Mettetemi alla prova e vi romperò un braccio". Dopo diverse braccia rotte, le voci erano sparite. <br> '''Aloy''': Sono curiosa... Ma forse è meglio non iniziare a litigare. <br> '''Janeva''': Bene. <br> '''Aloy''': Vuoi di nuovo i prigionieri in gabbia? <br> '''Janeva''': No. Li voglio sottoterra. Dubito che ti lasceranno scelta. E poi il Re Sole gli ha dato una possibilità. Ora hanno a che fare con me. C'è una taglia sulle loro teste. Ullia dei Tenakth, Rasgrund degli Oseram e il traditore Gavan.
*'''Aloy''': Non ho mai avuto una madre.<br>'''Sylens''': Che stai dicendo? Ne hai avute due. Una donna e una macchina.<br>'''Aloy''': Non sono una persona, ma uno strumento… realizzato da una macchina. Nata dalla distruzione… e dal fuoco…<br>'''Sylens''': Per spegnere le fiamme e guarire il mondo.
*'''Elisabet''': Era un kit di elettronica per bambini, ma l'avevo collegato a una batteria a pannelli solari e l'erba ha preso fuoco. E, con essa, un pino che era lì… non so, da almeno cent'anni.<br>'''GAIA''': Domanda: quanti anni avevi?<br>'''Elisabet''': Sei. Mia madre era a casa, grazie a Dio, così ha dovuto chiamare i pompieri… E subito dopo mi ha portato in giardino e mi ha mostrato i passerotti morti. Perché c'erano dei nidi in cima al pino.<br>'''GAIA''': Domanda: cos'hai provato?<br>'''Elisabet''': Non lo so. Ricordo di aver urlato che non m'importava. Allora mia madre mi prese la faccia fra le mani… e parlò.<br>'''GAIA''': Domanda: che cosa ti disse?<br>'''Elisabet''': Che doveva importarmi. Disse: "Elisabet, essere intelligenti non significa nulla se non rendi il mondo migliore. Devi usare la testa per valere qualcosa, e servire la vita, non la morte".