Papa Benedetto XVI: differenze tra le versioni

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*Pontefice molto moderno: è un conservatore ma sotto questo profilo è molto innovatore, molto aperto alle tecnologie anche perché, storicamente, c'è una dottrina sociale della Chiesa estremamente attenta ai mezzi di comunicazione di massa come la radio e la tv. C'è un'idea che bisogna fare apostolato attraverso strumenti più evoluti. ([[Maurizio Ferraris]])
*È un Papa da 'Rischiatutto' non sceglie mai la busta sbagliata. Lo avevano accolto con una certa freddezza e con un ingiustificato timore, ma con la sua mitezza, la sua linearità, la sua cultura e la forza del dialogo sta smentendo clamorosamente i profeti di sciagura. ([[Mike Bongiorno]])
*Eleggendo Papa Joseph Ratzinger la Chiesa cattolica ha mostrato innanzitutto la sua vitalità storica e la sua collaudata sapienza in quanto corpo politico, sia pure di un tipo specialissimo. Posta infatti di fronte a una difficile successione, la sua suprema assemblea non ha ripiegato sul compromesso e sulle mezze misure. Essa ha tagliato con risolutezza il nodo mostrando cosa significhi un rapporto antico e consapevole con la dimensione della leadership. E ha scelto. Ha scelto non già un arcigno conservatore o un occhiuto inquisitore: a dispetto di molti timori e di molti pregiudizi, Joseph Ratzinger non è questo. Egli è principalmente un testimone della nostra drammatica epocalità, l'uomo consapevole che —nella– nella vampa infuocata dei tempi interi universi storici, interi mondi antropologici e culturali che per secoli ci hanno plasmato, minacciano di venire annientati e di scomparire; e sente che, lungi dal corrispondere a un qualsiasi progresso, ciò apre solo la strada verso il nulla. ([[Ernesto Galli della Loggia]])
*Gli stessi che criticano Benedetto XVI usano Giovanni Paolo II come termine di paragone: il Papa polacco era bravo invece "il pastore tedesco" è reazionario, dimenticando, che del "bravo" dicevano, a suo tempo, le stesse cose che dicono oggi del "reazionario". ([[Giovanni Lindo Ferretti]])
*[...] il 5 settembre il cardinale Joseph Ratzinger, come prefetto della congregazione per la Dottrina della Fede, con la dichiarazione ''Dominus Jesus'' approvata da Giovanni Paolo II, ha affermato che la sola Chiesa di Roma è titolare della «pienezza della grazia della verità», e che «gli altri cristiani si trovano in posizione deficitaria per raggiungere la grazia eterna». È una dichiarazione che lascia poco spazio a una riunione delle Chiese cristiane, non essendo aperta a un dialogo di chiarimento tra le stesse, al di fuori dell'indice di supremazia che in ogni caso viene assegnato al cattolicesimo. ([[Claudio Rendina]])