Paolo Mieli: differenze tra le versioni

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Non aveva parlato di Francesco II ma del Regno delle due Sicilie. Fonte Rai Storia
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*{{NDR|Su [[Nilde Iotti]]}} L'Italia seppe di lei per la prima volta la mattina del 15 luglio 1948. I giornali che raccontavano dell'attentato a [[Palmiro Togliatti]], riferivano tra l'altro che una giovane deputata emiliana ventottenne, una "ragazzona dall'aria stravolta", tale Leonilde Jotti, s'era gettata sul corpo del leader comunista. Nessuno sapeva chi fosse. Nessuno, beninteso, tranne il gruppo dirigente del [[Partito Comunista Italiano|Pci]].<ref>Dall'articolo ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,0971_01_1987_0074_0002_23645830/ Una storia d'amore e di politica]'', ''La Stampa'', 28 marzo 1987</ref>
*{{NDR|Su [[RegnoFrancesco II delle Due Sicilie]]}} La ridicolizzazione attraverso cui la storiografia post-risorgimentale ha consegnato ai posteri un'immagine storpiata deldi Regnoquel delle Due Siciliesovrano, è nient'altro che un'ennesima manifestazione di infierimento su un vinto.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0432_01_2000_0184_0021_4360682/ I Mille di Franceschiello]'', ''La Stampa'', 9 luglio 2000, p. 19.</ref>
*Molti anni fa la mia firma capitò (me colpevole) in calce a uno di questi manifesti; nelle intenzioni dei promotori – e mia – quell'appello avrebbe dovuto essere a favore della libertà di stampa; ma, per una riprovevole ambiguità della formulazione, pareva che quel testo difendesse la lotta armata e incitasse al linciaggio di Luigi Calabresi. Poco dopo il commissario [[Omicidio Calabresi|fu ucciso]] e io, a distanza di trent'anni, provo ancora vergogna per quella coincidenza. Come, credo (o quantomeno mi auguro), tutti coloro il cui nome comparve in fondo a quel foglio.<ref>Fu tra i 757 sottoscrittori dell'appello de ''L'espresso'' contro il commissario Calabresi.</ref><ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/luglio/03/Attenti_alle_firme_calce_agli_co_0_0207033282.shtml Attenti alle firme in calce agli appelli e ai manifesti]'', ''Corriere della Sera'', 3 luglio 2002, p. 41.</ref>
*Caro [[Luca Coscioni|Coscioni]], la sua è una grande battaglia di civiltà e, per quel che vale, mi iscrivo anch'io alla corsa della "maratona" al suo fianco. [...] La libertà di ricerca scientifica è qualcosa di molto importante: non c'è da essere ottimisti ma, la prego caro Coscioni, stamane non si senta solo.<ref>Dalla risposta alla lettera al Corriere di Luca Coscioni, 20 dicembre 2002; citato in ''[http://www.radicalparty.org/it/content/libera-scienza-la-%E2%80%9Cmaratona%E2%80%9D-di-luca-coscioni Libera scienza: la “maratona” di Luca Coscioni]'', ''RadicalParty.org''.</ref>