Fernanda Pivano: differenze tra le versioni

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*Cominciarono anche le regie teatrali di Rosati […] nel 1986, al Teatro Stabile di Torino con una memorabile messa in scena psicodrammatica di ''Ciascuno a suo modo'' in onore dell’anniversario di [[Luigi Pirandello|Pirandello]]. Ricordo che quando lo spettacolo-sociodramma, dopo un intero anno di lavoro rischiò di essere bloccato da intrighi e scandali assai simili a quelli immaginati nella commedia, Rosati precipitò in una disperazione insospettabile in uno psicoanalista e altrettanto sfrenata della sua spontaneità: una disperazione dalla quale lo vidi uscire non con l’analisi ma convocando un’intera banda di “pazzarielli” napoletani che rivelarono l’intrigo per le strade di una Torino sgomenta, in un Living Newspaper che legava il Teatro Carignano a Piazza Carignano e a mezza città.<ref>Dalla prefazione a 'Da storia nasce storia' di Ottavio Rosati, Nuova Eri Rai, 1994, p.14</ref>
*{{NDR|Riferito agli attentati terroristici dell'11 settembre 2001}} Con molto dolore per i morti e per la tragedia devo dichiararmi perdente e sconfitta perché ho lavorato 70 anni scrivendo esclusivamente in onore e in amore della non violenza e vedo il pianeta cosparso di sangue.<ref>Dalla home page di ''[http://www.fernandapivano.it/ FernandaPivano.it]''; citato in ''[http://www1.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200908articoli/46508girata.asp Scomparsa a Milano Fernanda Pivano]'', ''Lastampa.it'', 18 agosto 2009.</ref>
*{{NDR|Sulla sua dialisi}} ''Cosa avverrà di me se la {{sic|commuovente}} | attenzione di Ottavio, in nome di decenni | amorosi, mi verrà meno, e sarò abbandonata | a specialisti villani, a medicine vigliacche.| Le medicine che mi stanno uccidendo | le ha cancellate con mano sapiente | me le dosa a una a una, come le poesie, | di Pavese, altrettanto incruente, e mi | impone ubbidienza, mi impone di rispettare la vita | che mi sta sfuggendo, mi impone di amarla | con la sua paziente tenacia: ragazzo dolcissimo, | diventato dolcissimo uomo, rubato alle donne | ma fedele alla loro realtà, fedele alla mia. | [[Ottavio Rosati]], di cui conosco speranze | e sogni di luce, di cui conosco | malati guariti, | malati che guariranno | nei misteriosi sconquassi di inconsci crudeli, | malati che lo invocano durante la notte | protetta dal Buddha, malati che si aggrappano | alla sua forza, fino a lasciarlo sgomento. | Grazie eroe silenzioso di abnegazione a un'idea, | grazie, generosissimo uomo che conosce gli dei.''<ref>Da ''[http://www.plays.it/ipod/scritti/fernanda-pivano/467-la-dialisi-1999-ipnolettera-di-fernanda-pivano-a-ottavio-rosati La dialisi (1999)]'', ''Plays.it''.</ref>
*{{NDR|Parlando della traduzione dell'''[[Antologia di Spoon River]]''}} Così cominciano le definizioni dei biografi: [[Walt Whitman|Whitman]] come hegeliano, come trascendentalista, come profeta del personalismo o del governo del mondo o del Cristo del nostro tempo, e chissà quante altre che ora non mi vengono in mente ma a me piace una definizione un po' patetica, un po' amorosa: «Whitman è il poeta americano, più genuinamente americano».<ref name=whitman/>
*{{NDR|Sui pappagalli di 'Generazioni d'amore'}} Credo sia sempre emozionante vedere la propria vita raccontata da altri, tanto più quando è raccontata da amici. Per esempio solo Rosati poteva avere l'idea di circondarmi dei pappagalli di via Lungara [...] Il perché me lo rivelò alla fine del film ridendo come un bambino: ''Sono uno bianco, uno verde e uno rosso. I colori della bandiera italiana. L'unico modo di metterla era in forma di pappagallo. Con la bandiera vera diventava un film fascista.''<ref>Dall'intervista di Rossana del Chierico Moretti, ''Antiche amicizie'', "Via Condotti", cat. Fondazione Benetton studi e ricerche, A.3, n. 8-9, pp. 18-20; riportata in ''[http://www.plays.it/ipod/scritti/fernanda-pivano/302-quel-che-di-ottavio-mi-f Plays.it]''.</ref>