Bramino: differenze tra le versioni

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Lev Tolstoj
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*I bramani sono i farisei dell'India, per l'affettazione nel modo di vivere, per lo stesso scrupolo per le macchie del di fuori, per l'uso continuo delle abluzioni e del bagno, per lo zelo medesimo, per le minuzie, pella stessa negligenza su quanto vi è di più essenziale, pel medesimo orgoglio, per la medesima ostentazione e per la stessa ipocrisia. Né mancano di quelli che praticano letteralmente quel che dice il Salvatore, cioè che bevono a traverso un colatoio per tema d'ingoiare un insetto, nel tempo che ingoiano un cammello, calpestando cioè la giustizia, l'umanità e la misericordia. ([[René François Rohrbacher]])
 
*Il bramino capiva il suo rapporto {{NDR|con l'infinito}} così: egli è un agente del Brahma infinito, è una sua manifestazione e, rinunciando alla vita, deve desiderare di fondersi con quell'ente superiore. ([[Lev Tolstoj]])
 
*L'universale ed ostinata fede nei giorni fortunati e sfortunati, è un'altra gran fonte d'ansietà e di pungenti sollecitudini per gl'Indiani. Non si intraprende viaggio senza consultare su ciò i Bramini {{sic|posseditori}} del libro che mostra il giorno e l'ora propizia per uscir di casa. ([[Lazzaro Papi]])