Lina Wertmüller: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Lina Wertmuller - foto di Augusto De LucaLina_Wertmuller_2000.jpg|right|thumb|Lina Wertmuller]]
'''Lina Wertmüller''', pseudonimo di '''Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich''', (1928 – vivente), regista, sceneggiatrice e sceneggiatricescrittrice italiana.
 
==Citazioni di Lina Wertmüller==
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*Sì la amo davvero. È molto più che una città. È speciale. Una perla antica.
*[...] per me non è un luogo fisico ma un posto dell’anima.
 
==''Tutto a posto e niente in ordine: Vita di una regista di buonumore''==
===[[Incipit]]===
In principio era Werdmüller<br>L’aveva vista danzare sulle punte, in tutù di candido tulle, una sera d’inverno del 1827, tra i velluti e gli ori del Teatro dell’Opera di Zurigo. Un brivido era serpeggiato, sotto il raffinato vestiario –camicia di seta e trine di Bruxelles, jabot inamidato, frac di velluto –e lungo i peli bruni che, leggeri, gli coprivano il torace. Sì! Peli bruni e forti come avevano avuto molti della famiglia fin dal Trecento –peli da pirati mediterranei –presagio di Sud. Lungo i peli del torace, dicevo, corse quel brivido, su fino al collo forte ma aristocratico, serrato nel complicato colletto da sera fiorito di pizzi. Poi il brivido era sceso lungo la linea centrale dei peli, giù verso l’ombelico e di lì verso il centro basso del suo piacere.
 
===Citazioni===
*A chi, come si dice nella maleducatissima Roma, ''«non je po’ fregà de meno»'', consiglio di saltare i due seguenti episodi.
*La mia grande protettrice diventò la divina [[Andreina Pagnani]], la più grande attrice del nostro teatro, di gran lunga la più brava, e poi Sarah Ferrati, Rina Morelli e tutte le altre primedonne di quei tempi. In realtà, io avevo conquistato la simpatia di Andreina con «i giochetti», le scenette che facevamo di sera, di casa in casa, dopo lo spettacolo. Era molto bella, con i suoi straordinari occhi azzurri e con quella voce che ha incantato tutti gli italiani. Non solo a teatro, ma anche con i suoi indimenticabili doppiaggi. Tutte le prime donne dei film di Hollywood le doppiava lei. Era spiritosa e amava i giovani.
*Lei {{NDR|Andreina Pagnani}} aveva avuto un grande amore giovanile. Come accadeva per la trama dei romanzi di [[Liala]], si trattava di un pilota, era caduto con l'aereo, ma Andreina gli era rimasta fedele.
*Andreina era stata una prediletta di [[Luchino Visconti|Visconti]], finché una certa sera, mentre preparavano ''Il candeliere'' di [[Alfred de Musset]], ci fu un incidente. In scena c'era un velario dietro al quale si intravedevano delle ombre. Durante le prove, Visconti aveva sempre immaginato che lì dietro, attraverso quel gioco di chiaroscuri, si assistesse a una specie di spogliarello. A un certo punto, mentre Andreina saliva la scaletta che la portava dietro al velario, Visconti le disse: «Quando arrivi lassù, dietro al velario, Andreina, tu ti spogli».<br> E lei rispose: «No».<br>Luchino, facendo finta di non aver sentito, insistette: «Quando arrivi lì, ti spogli...».<br>E lei, imperiale: «No!».<br>«Tu adesso vai lì e ti spogli!»<br>«No!»<br>Luchino, che non accettava i capricci di un'attrice, fosse pure la grande Pagnani, ripeté: «Andreina, tu vai là e ti spogli!».<br>«No!»<br>Quel piccolo «no» era molto più che un «no». Luchino era il regista e quindi aveva il potere di dare ordini, ma Andreina era un'attrice di prim'ordine, amata e apprezzata da tutti. Quindi era una lotta di poteri. Non si poteva deflettere, ne andava di mezzo la dignità dei due ruoli. Fu la fine. Il sodalizio più importante del teatro italiano si infranse su quel no. Da allora cambiò tutto. Luchino abbandonò il teatro dicendo: «Chi mi ama mi segua».
 
==Citazioni su Lina Wertmüller==
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<references />
 
==FilmFilmografia==
*''[[Fratello sole, sorella luna]]'' (1972) – cosceneggiatrice
*''[[Io speriamo che me la cavo (film)|Io speriamo che me la cavo]]'' (1987) – regista
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==Sceneggiati televisivi==
*''[[Il giornalino di Gian Burrasca (sceneggiato televisivo)|Il giornalino di Gian Burrasca]]'' (1964-1965)
 
==Bibliografia==
*Lina Wertmüller, ''Tutto a posto e niente in ordine: Vita di una regista di buonumore'', Mondadori, Milano, 2012. ASIN: B009OXDKVK
 
==Altri progetti==
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[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]