Gaetano Salvemini: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Gaetano Salvemini==
*Forse, come tutti i profeti, tocca a Salvemini la sorpresa di non veder bene il presente. L'idea è quasi sempre giusta, i mezzi sono a lui quasi sempre sbagliati. Ottimo umo di battaglia, non lo si vede al governo. Critico felice, sebbene talvolta troppo acerbo, è spesso inabile per troppa schiettezza e per il desiderio di non volere essere mai sospettato di un'ambizione o di un calcolo. Non è un temperamento politico, e tanto meno poi in un ambiente come il nostro. ([[Giuseppe Prezzolini]])
*[[Giovanni Giolitti|Giolitti]] amministrò il flusso delle rimesse migratorie con un criterio tuttora sub judice: per Gaetano Salvemini, veemente accusatore del "ministro della malavita", ingrassò cinicamente il Nord a spese del Mezzogiorno, rendendo cronica e insolubile la "[[questione meridionale]]". ([[Paolo Pavolini]])
*In Salvemini parla spesso l'uomo del popolo, e sul popolo egli attira la nostra attenzione e le nostre speranze per il rinnovamento del paese. Le sue idee per il Mezzogiorno si concentrano soprattutto nel chiedere che il popolo venga lasciato a se stesso, senza corruzione elettorale, senza tortura e oppressione fiscale, senza protezionismo che lo rende schiavo del settentrione, senza l'intromissione di cattivi impiegati. Ma oltre questi mali, che dipendono dal governo di Roma, egli dipinge il male della piccola borghesia meridionale, loquace, oziosa, litigiosa, oppressiva, usuraia, proprio l'opposto del popolo paziente e lavoratore; la classe che, per non lavorare manualmente o nel commercio, per spagnolesca alterigia, invade l'Università di Napoli alla ricerca di un diploma per entrare nei pubblici impieghi. ([[Giuseppe Prezzolini]])