Carl Schmitt: differenze tra le versioni

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==''La contrapposizione planetaria tra Oriente e Occidente''==
*[...] quella che sul finire del XVII secolo si è distaccata non è, come afferma [[Arnold J. Toynbee|Arnold Toynbee]], una «scheggia tecnica». Un'isola europea, infatti, si staccò dal continente europeo ed un nuovo mondo marittimo, rappresentato dall'isola, si contrappose a quello della terraferma: fece così da contrappeso al mondo terraneo e tenne nelle proprie mani come in una bilancia l'equilibrio della terra e quindi la pace del mondo. Questo fu il risultato di una concreta risposta all'appello degli oceani che si aprivano. Su quest'isola d'[[Inghilterra]], che aveva seguito l'appello degli oceani ed aveva compiuto il passo verso un'esistenza marittima, comparvero all'improvviso le prime macchine. (pp. 155-156).
*Il passo verso un'esistenza puramente marittima provoca, in se stesso e nella sua interna ulteriore consequenzialità, la creazione della [[tecnica]] in quanto forza dotata di leggi proprie. In tutta quella parte di tecnica che si era sviluppata nell'ambito di un'esistenza prevalentemente terranea, non c'era una vera tecnica assoluta. Bisogna infatti osservare che la cultura meramente talassica, limitata alle coste e ai mari interni, non significa ancora un passo decisivo verso un'esistenza marittima. Soltanto sull'[[oceano]] la nave diviene l'immagine assolutamente rovesciata della casa. Mentre in un ordine terraneo ogni invenzione tecnica ricade naturalmente in precisi ordinamenti di vita e viene da questi accolta e inquadrata, in un'esistenza marittima ogni invenzione tecnica costituisce un progresso, un valore assoluto. L'incondizionata fede nel progresso è sintomo del passo compiuto verso un'esistenza marittima. (p. 157)
*{{NDR|Sulla [[Rivoluzione d'ottobre]]}} Storicamente, non si trattò affatto di realizzare nella pratica una dottrina pura o di portare a compimento certe leggi del corso storico: si trattò invece di mettere un impero agricolo industrialmente arretrato in condizione di impadronirsi della tecnica industriale, senza la quale nel caso di una moderna guerra mondiale sarebbe inequivocabilmente divenuto preda di ogni conquistatore fornito di potenza industriale. Da sovrastruttura ideologica relativa al primo stadio della rivoluzione industriale, il marxismo si trasformò in uno strumento pratico per superare una situazione di impotenza tecnico-industriale ed eliminare la vecchia ''élite'', che si era dimostrata impari a tale compito. (p. 159)
*[...] ritenendo di essere storici e attenendosi a ciò che è stato vero in passato, gli uomini dimenticano che una verità storica è vera una volta sola. Vogliono ignorare che, visto dalla parte degli uomini, un nuovo appello della storia può essere soltanto un pre-comando e per lo più addirittura un pre-comando cieco. Così diviene antistorico proprio questo attenersi alla vecchia risposta, e perciò è anche troppo naturale che chi in un'epoca precedente è risultato vincente più facilmente di altri non sappia rispondere al nuovo appello della storia. Come potrebbe infatti comprendere che anche la sua vittoria è stata vera una volta sola? E chi sarebbe in grado di istruirlo in proposito? (p. 161)