Friedrich Wilhelm Foerster: differenze tra le versioni

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[[File:Wilhelm Julius Foerster (1832-1921) ~1920.jpg|thumb|Friedrich Foerster]]
'''Friedrich Wilhelm Foerster''' (1869 – 1966), accademico, pacifista e filosofo tedesco.
 
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*L'antica leggenda di Ercole al [[bivio]] ha un profondo senso. L'uomo forte non può manifestare la sua energia conquistatrice, legislatrice ed organizzatrice di fronte alla vita altrimenti che col porsi, al principio della sua carriera, dinanzi a un ''aut aut'' assoluto, dinanzi ad una decisione di principio tra il bene e il male. Quest'atto elettivo fondamentale è più importante d'ogni altro atto elettivo della vita, da esso dipende la chiarezza e la forza di tutte le altre decisioni. (citato in [[Mauro Laeng]], ''F. W. Foerster – pedagogista del carattere'', Scuola Italiana Moderna, n. 11, gennaio 1961, Società Editrice «La Scuola», Brescia)
*La vera educazione non è un campo chiuso specializzato: essa è determinata soprattutto dalla direzione generale dello spirito nazionale, esattamente come la vera forza della personalità educatrice non deriva dai metodi, ma dai fini supremi che si propone. Pertanto la scienza sacra riguardanti i fini ultimi deve essere il fondamento di ogni feconda pedagogia. (da ''Cenni orientativi sul significato e lo scopo delle mie opere''; citato in ''Scuola e carattere'')
 
==''Scuola e carattere''==
===[[Incipit]]===
Il [[Johann Heinrich Pestalozzi|Pestalozzi]] ha detto una volta: «Come l'uomo singolo, così un'epoca intera può compiere grandi progressi nella conoscenza del vero, e rimanere invece molto indietro nella volontà del bene.» Queste parole sono state dette cent'anni fa e sembrano tuttavia destinate al nostro tempo.<br>Noi parliamo di progresso con maggior presunzione di tutte le precedenti generazioni; ci inebriamo dei portentosi trionfi della scienza e della tecnica. Dimentichiamo però di chiederci se non abbiamo forse da registrare una stasi, o addirittura un regresso, proprio in ciò che è più importante; nel dominio dell'uomo sulle forze naturali che agiscono nel suo intimo, nel potere della personalità sulla vita e sul destino.
 
===Citazioni===
*Quanto maggiore è la nostra facoltà di disporre dei beni materiali con tutte le loro tentazioni ad ogni sorta di abuso e la loro inesauribile sollecitazione di sempre nuovi bisogni, tanto più urgente diventa il rafforzamento e l'approfondimento del lato spirituale della nostra natura. E ciò non solo nell'interesse del mantenimento dei beni ideali, ma anche nell'interesse della civiltà tecnica, che si fonda pur essa sull'opera di educazione morale di lunghi secoli, nei quali la disciplina dell'uomo interiore, la tecnica dell'autodominio, la pedagogia del sacrificio, l'educazione all'amore occupavano il primo posto nella cultura. (p. 36)