Giulia Innocenzi: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*Avevo bisogno di qualcosa di forte, che mettesse in discussione il mio stile di vita. Avevo letto da qualche parte che l'ultimo libro di [[Jonathan Safran Foer]] {{NDR|''[[Jonathan Safran Foer#Se niente importa|Se niente importa]]''}} parlava degli allevamenti intensivi e della produzione della carne. Benissimo: sarei partita dall'alimentazione. Non potevo immaginare, però, che quel libro avrebbe in parte cambiato la mia vita. (2016, introduzione)
*Non è necessario diventare [[vegetariano|vegetariani]] o [[vegano|vegani]], l'importante è essere consapevoli che il cibo ha un costo. E ognuno di noi deve valutare se ritiene quel costo accettabile. (2017, prefazione, p. 9)
*Gli allevatori, attraverso i loro rappresentanti e le direttive che guidano il settore, parlano costantemente di «[[Benessere degli animali|benessere animale]]», come un mantra. È vero che il benessere dei loro animali è fondamentale, e per una ragione molto semplice: meglio sta l'animale, e più dura. Più dura, e più rende. E se sta davvero bene rende ancora di più, perché il suo benessere si traduce in qualità del prodotto. C'è un però. Realizzare concretamente il «benessere animale» costa. Laddove si possono fare dei tagli, mantenendo una produzione soddisfacente, si fanno, come in una qualsiasi industria. E quella che ha a che fare con esseri viventi non fa eccezione. (2016, cap. 1)
*[...] in Italia sono 44.032 i bovini [[macello|macellati]] senza stordimento ogni anno, e sono oltre duecento i macelli autorizzati. E, tenetevi forte, parte di quella carne l'avete mangiata anche voi. Non siete mai entrati in un negozio halal e quindi lo ritenete impossibile? Vi sbagliate: «parte della carne macellata secondo i precetti religiosi viene venduta nel mercato regolare». (2017, cap. 4, p. 119)
*[...] l'Organizzazione mondiale della Sanità [...] ha classificato la carne lavorata come «cancerogena per gli umani, sulla base di evidenze sufficienti che il consumo negli umani della carne lavorata causa il [[cancro]] al colon-retto». (2017, cap. 6, p. 157)
*Non è necessario diventare [[vegetariano|vegetariani]] o [[vegano|vegani]], l'importante è essere consapevoli che il cibo ha un costo. E ognuno di noi deve valutare se ritiene quel costo accettabile. (2017, prefazione, p.9)
 
==Bibliografia==