Georges-Louis Leclerc de Buffon: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+citazioni
Corretto: "pellicce"
Riga 42:
*Il lupo ha molta forza principalmente nelle parti anteriori del corpo, ne'muscoli del collo e delle mascelle. Sostiene e porta fra i denti un montone, senza lasciarlo toccare la terra, ed al tempo stesso corre più velocemente de'pastori, sicché non vi sono che i cani capaci di raggiungerlo e fargli deporre la preda. Morde fieramente, e con tanto maggiore stizza ed avidità quanto trova minore resistenza; perché con gli animali idonei alla difesa ei prende delle misure. Teme di sé, e non s'azzuffa che astretto della necessità, e non mai per impulso d'ardire e coraggio: quando viene scaricato addosso un colpo di fucile e la palla gli fiacchi qualche membro, urla, e non pertanto quando s'ammazza a forza di bastonate, non si lagna nemmeno come il cane; egli è più duro, meno sensibile, più robusto; cammina, corre, gira all'intorno i giorni e le notti intere; egli è instancabile, e forse tra tutti gli animali il più difficile ad essere vinto nel corso. Il cane è mansueto e coraggioso, il lupo sebbene feroce, è timido. (pp. 44-45)
*È necessario un buon levriero per la caccia del lupo, e bisogna altresì incoraggiarlo allorché ne rinviene la traccia; perché tutt'i cani hanno ripugnanza pel lupo, e vi si fanno sopra a malincuore e freddamente. (p. 46)
*Tranne la pelle, in questo animale non v'ha niente di buono; con quella si fanno pellicciepellicce grossolane che sono durevoli. La carne n'è sì cattiva che mette nausea a tutti gli animali; né v'ha che il lupo che mangi volontieri di lupo. Manda dalla gola un odore che ammorba, siccome a sedare la fame inghiottisce indifferentemente checché trova, carni corrotte, ossa, pelo, pelli concie solo per metà e tutte ancora coperte di calcina, egli vomita frequentemente, e sono più le volte che si vuota di quelle che si riempie. A finirla, dispiace in tutto; ha la fisonomia vigliacca, l'aspetto selvaggio, la voce spaventosa, l'odore insoffribile, il naturale perverso, i costumi crudeli; egli è odioso e nocevole vivo, inutile morto. (pp. 48-49)
 
==Note==