Napoleone Colajanni: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Napoleone Colajanni==
*[[Alfredo Niceforo]], ha creduto di scrivere un libro<ref>''La delinquenza in Sardegna'', Remo Sandron, Palermo, 1897.</ref> in cui fossero accoppiate le attrattive delle spigliate note di viaggio col rigore scientifico dello statistico ed è riuscito a darci una calunniosa requisitoria che va a colpire non una piccola zona della Sardegna, ma una buona metà dell'Italia. Egli ha trovato anzitutto che l'intera Sardegna ha un suo reato speciale e territoriale, che la caratterizza: la grassazione. Ogni suo circondario, ogni sua zona ha poi la sua specialità: in Alghero, ad esempio, prevale il furto e vi è, piaga immedicabile, la corruzione femminile; a Bosa – limitrofa di Alghero – prevalgono le ingiurie e le diffamazioni... perché nelle vene dei suoi abitanti scorre molto sangue vanitoso spagnuolo; nel Nuorese spesseggiano furto e danneggiamento. Il Nuorese e l'Alta Ogliastra con l'appendice di Villacidro costituiscono la ''zona delinquente'' per antonomasia. In contrapposto a questa ''zona delinquente'' sta la Gallura, ch'è la parte moralmente più sana della Sardegna (p.11 a 30). (da ''Per la razza maledetta'', Remo Sandron, Palermo, 1898, pp. 3-4)
 
*Senza preamboli si entrò in argomento e il Pantaleoni<ref>[[Maffeo Pantaleoni]] (1857 – 1924), economista, politico e accademico italiano.</ref> dissemi che nella [[Banca Romana]] vi erano delle gravi irregolarità; che vi si consumavano reati a danno del credito, e che era semplicemente turpe una nuova concessione che prorogasse a questo istituto il privilegio dell'emissione.<br>"Ma come provare tali gravi accuse?" chiesi naturalmente.<br>Allora il mio interlocutore mi pose sotto gli occhi un grosso plico contenente una copia della relazione sulla ispezione fatta nella Banca Romana dal senatore Alvisi per incarico avutone nel 1889 dai ministri on. Giolitti e on. Miceli, e mi lesse le conclusioni ed alcuni brani salienti della relazione del comm. Biagini, uno dei due impiegati dello Stato che avevano fatta l'ispezione.<br>Rimasi fortemente impressionato dalle notizie apprese ch'erano tanto gravi e tanto enormi da sembrarmi inverosimili. (da ''[https://archive.org/details/fp0039/page/n6/mode/1up/ Banche e Parlamento. {{small|Fatti, discussioni e commenti}}]'', Fratelli Treves, Milano, 1893<sup>2</sup>, cap. I, pp. 6-7)