Mark Twain: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 63:
*Mi piacerebbe restar qui. Preferirei non procedere oltre. Può darsi che ci siano, in Europa, donne più graziose, ma io ne dubito. La popolazione di [[Genova]] è di 120.000 anime; di queste, due terzi sono donne, direi, e almeno due terzi delle donne sono belle; ben vestite, fini, leggiadre quanto si può senza essere angeli. Gli angeli, però, non sono molto ben vestiti, mi pare, almeno quelli dei dipinti: non hanno che le ali. E queste donne genovesi sono incantevoli. La più gran parte di queste damigelle son rivestite di una bianca nube dalla testa ai piedi, sebbene molte si adornino in maniera più complicata. Nove su dieci non hanno sul capo null'altro che un sottilissimo velo ricadente sulle spalle a guisa di bianca nebbia. Hanno capelli biondissimi e molte di loro occhi azzurri, ma più spesso si vedono occhi neri e sognanti occhi castani. (pp. 137-138)
*Le signore e i gentiluomini di Genova hanno la piacevole abitudine di passeggiare in un ampio parco {{NDR|la [[Spianata dell'Acquasola]]}} in cima a una collina al centro della città, dalle sei alle nove di sera; e quindi, per un altro paio d'ore, di prendere il gelato in un giardino adiacente. Ci recammo nel parco domenica sera. V'erano duemila persone, in gran parte giovanotti e signorine. Gli uomini erano vestiti all'ultima moda parigina e gli abiti delle donne biancheggiavano fra gli alberi come tanti fiocchi di neve. La folla faceva il giro del parco come una grande sfilata. Suonavano le bande e zampillavano le fontane; la luna e le luci a gas illuminavano la scena, che era nell'insieme brillante e animata. (p. 138)
* {{NDR|Il [[Lago di Como]] è}} Paradiso di sereno riposo.
*Scrutavo ogni viso di donna che passava e mi parevano belli tutti. Mai visto una simile marea di bellezza. Non vedo come un uomo di normale fermezza di carattere possa sposarsi qui {{NDR|a Genova}}, poiché, prima di decidersi, s'innamorerebbe di qualche altra. (p. 138)
*"La superba", "la città dai bei palazzi", sono da secoli gli appellativi di [[Genova]]. Certo essa è piena di [[Palazzi dei Rolli|palazzi]], e questi dentro sono sontuosi ma esternamente molto malandati e senza pretese di grandiosità architettonica. "Genova la superba" sarebbe un titolo indovinato se si riferisse alle donne.<br>Di palazzi ne abbiamo visitati parecchi: immense moli dagli spessi muri, con grandi scalinate di pietra, pavimenti tassellati di marmo (talvolta lavori a mosaico, di disegno complicato, ornati di cristalli di rocca o di piccoli frammenti di marmo fissati col cemento) e grandiosi saloni con alle pareti dipinti di Rubens, Guido Reni, Tiziano, Paolo Veronese, ecc., e ritratti dei capostipiti della famiglia in elmi piumati e splendide armature, e di patrizie in stupefacenti vestiti di secoli fa. (p. 139)
Line 72 ⟶ 71:
*Non saprei immaginare [[Genova]] in rovina. Di archi così massicci, di così poderose fondamenta, su cui poggiano questi torreggianti e vasti edifizi, raramente ne abbiamo già visti; e i grossi blocchi di pietra di cui son fatti questi palazzi non rovineranno mai; muri spessi quanto in America è alta una normale porta non possono crollare. (pp. 144-145)
*La nostra ultima visita fu al [[Cimitero monumentale di Staglieno|cimitero]] (costruito per ospitare 60.000 salme) e continueremo a ricordarcelo dopo che avremo dimenticato i palazzi. È un ampio corridoio di marmo fiancheggiato da colonne che si stende intorno a un grande quadrato di terreno libero; il suo spazioso pavimento è di marmo e su ogni lastra c'è un'iscrizione, giacché ogni lastra ricopre una salma. Da una parte e dall'altra, avanzando nel mezzo del passaggio, vi sono monumenti, tombe, figure scolpite squisitamente lavorate, tutte grazia e bellezza. Sono nuove, nivee; ogni lineamento è perfetto, ogni tratto esente da mutilazioni, imperfezioni o difetti; perciò, per noi, queste lunghissime file di incantevoli forme sono cento volte più belle della statuaria danneggiata e sudicia salvata dal naufragio dell'arte antica ed esposta nelle gallerie di Parigi per l'adorazione del mondo. (p. 147)
*Un'importante attrattiva del [[Lago di Como]] è la gran quantità di belle case e giardini che si raggruppano lungo le coste o sui fianchi delle montagne...si può quasi credere che da nessun'altra parte, se non sul [[Lago di Como]], si possa trovare un tal paradiso di sereno riposo.
 
==''Il principe e il povero''==