Cesare Cantù: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
-1, di Lucio Anneo Seneca: Divitiae enim apud sapientem virum in servitute sunt, apud stultum in imperio |
→Storia della letteratura italiana: Fix allineato. |
||
Riga 46:
*In [[Italia]] la [[letteratura]] ebbe sempre grandissima importanza, e l'arte e il sentimento del bello furono gli stromenti della sua rinascenza, come della inglese la morale seria e positiva, della francese lo spirito e la ragione. (in prefazione p. X)
*L'[[arte]] è espressione di verità generali in una lingua comune alla nazione e insiem particolare all'autore; e [[verità]] chiamiamo ciò che è, o ciò che dovrebb'essere. Dicano pure che la [[verità]] è oggetto della scienza, mentre l'arte attende alla [[bellezza]]; noi della bellezza crediamo materia la verità morale. (in prefazione p. X)
*L'affettazione nello [[scrivere]] equivale all'ipocrisia
*Una [[lingua]] si altera o nell'interna struttura delle parole, o nell'integrità delle sue forme grammaticali. Le parole antiquandosi tendono a surrogare alle consonanti gagliarde e dure le deboli e dolci, alle vocali sonore le sorde dapprima, poi le mute; i suoni pieni s'estinguono poc'a poco e si perdono, le finali dispajono, le parole si contraggono ; in conseguenza le lingue divengono meno melodiose; voci che lusingavano e riempivano l'orecchio, non offrono più che un senso mnemonico e quasi una cifra. Né basta. Il cambiamento, oltre snaturar le voci, estendesi alle forme grammaticali, che sono l'anima delle lingue, di cui le parole non sono che il corpo. (p. 3)
*Uno de' più nobili ed opportuni esercizj della penna è sempre la [[storia]]. (p. 79)
|