Religione: differenze tra le versioni

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Freud+1 e raggruppo
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*Dicono che è la paura della morte e di ciò che segue alla morte che fa volgere gli uomini alla religione quando avanzano gli anni. Ma la mia propria esperienza mi ha dato la convinzione che, senza alcun terrore o effetto d'immaginazione, il sentimento religioso tende a svilupparsi a misura che noi invecchiamo; a svilupparsi perché le passioni essendosi calmate, l'immaginazione e la sensibilità essendo diventate meno eccitate o eccitabili, la nostra ragione è meno turbata nel suo esercizio, meno offuscata dalle immagini dei desideri e dalle distrazioni che solevano assorbirla; allora Dio emerge come da una nuvola; la nostra anima lo sente, lo vede, si volge versò di lui, sorgente d'ogni luce; si volge naturalmente e inevitabilmente; e poiché tutto si dissolve nel mondo delle sensazioni, la vita e la gioia hanno cominciato ad abbandonarci, l'esistenza fenomenica non è più sostenuta dalle impressioni esterne ed interne, noi sentiamo il bisogno di appoggiarci a qualche cosa che resta, a qualche cosa che non ci ingannerà, una realtà assoluta ed eterna. Sì, noi ci volgiamo inevitabilmente a Dio; perché il sentimento religioso è così puro, così dolce al cuore questa esperienza, che ci compensa di tutte le altre perdite. ([[Aldous Huxley]])
*Dobbiamo vedere le religioni in termini di vasti processi storici, parte delle macro forze complesse che formano le comunità umane in ciò che queste sono. La storia delle religioni è strettamente connessa con la storia delle istituzioni politiche e dell'economia. Per capire questo livello abbiamo bisogno sia della storia come narrazione sia di macro analisi storiche e sociologiche. Ma le religioni vanno comprese anche con i micro studi sulle tradizioni e sui testi particolari, per la qual cosa abbiamo bisogno della filologia per accertare i testi e il campo di lavoro di pratiche e società particolari. ([[Gavin Flood]])
*Dove sono coinvolte questioni religiose, gli uomini si rendono colpevoli di ogni sorta di disonestà e di illecito intellettuale. ([[Sigmund Freud]])
*È duro essere religiosi quando certi tipi non vengono mai inceneriti da un fulmine. ([[Bill Watterson]])
*È proprio la religione vera quella che non occorre professare ad alta voce per averne il conforto di cui qualche volta – raramente – non si può fare a meno. ([[Italo Svevo]])
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*La religione non è, né può essere, l'identità omnicomprensiva di un individuo. ([[Amartya Sen]])
*La religione non è un abitino comodo che si può mettere per tutte le stagioni. Bisogna saper rinunciare. ([[Silvio Orlando]])
*La religione [[Totemismo|totemica]] è sorta dal senso di colpa dei figli come un tentativo per acquietare questo sentimento e per ottenere la riconciliazione col padre ucciso con un'ubbidienza postuma. Tutte le religioni successive sono altrettanti tentativi per risolvere lo stesso problema, e differiscono tra di loro solo a seconda dello stato di civilizzazione in cui sono sorte e della strada seguita per trovare questa soluzione: ma tutte rappresentano delle reazioni contro il grande avvenimento da cui è iniziata la civilizzazione e che da allora non ha cessato di tormentare l'umanità. ([[Sigmund Freud]])
*La stessa religione tutta quanta è [[tentazione]], se per essa ci si crede sufficienti e a posto. ([[Aldo Capitini]])
*La vera religione ha una qualità universale. Essa non trova difetti nelle altre religioni. [...] Il [[perdono]], la [[compassione]], la [[tolleranza]], la [[fratellanza]] e il sentimento di unità sono i segni di una vera religione. ([[Sri Chinmoy]])
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*Se i fedeli delle attuali religioni volessero davvero pensare e agire nello spirito dei fondatori di queste religioni, allora non esisterebbe alcuna ostilità causata dalla religione tra i seguaci delle differenti fedi. Perfino i conflitti in campo religioso si rivelerebbero insignificanti.
*Quale il significato della vita umana o di quella, in genere, di ogni altra creatura? Conoscere una risposta a questa domanda significa essere religiosi. Vi domanderete: vale dunque la pena di porla? Io rispondo: chiunque consideri la propria e l'altrui vita come priva di significato è non soltanto infelice ma appena degno di vivere.
 
===[[Sigmund Freud]]===
*Dove sono coinvolte questioni religiose, gli uomini si rendono colpevoli di ogni sorta di disonestà e di illecito intellettuale. ([[Sigmund Freud]])
*La religione [[Totemismo|totemica]] è sorta dal senso di colpa dei figli come un tentativo per acquietare questo sentimento e per ottenere la riconciliazione col padre ucciso con un'ubbidienza postuma. Tutte le religioni successive sono altrettanti tentativi per risolvere lo stesso problema, e differiscono tra di loro solo a seconda dello stato di civilizzazione in cui sono sorte e della strada seguita per trovare questa soluzione: ma tutte rappresentano delle reazioni contro il grande avvenimento da cui è iniziata la civilizzazione e che da allora non ha cessato di tormentare l'umanità. ([[Sigmund Freud]])
*S'impone allora l'idea che la religione sia paragonabile a una nevrosi infantile, ed è abbastanza ottimista da supporre che l'umanità supererà tale fase nevrotica al modo stesso in cui, crescendo, molti bambini guariscono dalla loro analoga nevrosi.
 
===[[Nicolás Gómez Dávila]]===