Yugoslavia - Morte di una nazione: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Su Slobodan Milošević}} Con un personaggio di questo genere non è possibile sedersi allo stesso tavolo di trattativa. ('''Miriam Mafai''')
*{{NDR|Su Slobodan Milošević e Franjo Tuđman}} Sono degli ometti ambiziosi, sono degli ometti che puntano solo al potere, sono degli ometti che montano e che organizzano queste gigantesche provocazioni, ma di fronte a loro poi ci saranno centinaia di migliaia di morti, le donne squartate, i campi di concentramento rimessi in piedi, e tutto questo disastro che oggi è la Jugoslavia. Sono sempre di più convinta che forse dovevamo intervenire prima. Forse siamo intervenuti in ritardo. ('''Miriam Mafai''')
 
==Seconda puntata==
*Bombarda la presidenza e il Parlamento. Spara a intervalli lenti fino a quando non ti dirò di smettere. [...] Colpisci i quartieri musulmani, lì non vivono molti serbi. Bombardali fino a farli impazzire! ('''Ratko Mladić''', trasmissione telefonica, data sconosciuta, durante l'[[Assedio di Sarajevo]]<ref>[https://www.rferl.org/a/1064274.html Bosnia-Herzegovina: The Voice Of Ratko Mladic], ''Rferl.org'', 29 dicembre 2005.</ref>)
*La repubblica slovena prenderà tutte le misure necessarie per difendere la nostra indipendenza contro l'esercito federale jugoslavo. ('''Milan Kučan''', 27 giugno 1991)
*Noi non volevamo una guerra con la Slovenia. La Serbia non aveva rivendicazioni territoriali in Slovenia. Era una repubblica etnicamente pura, senza serbi. A noi importava ben poco se gli sloveni volevano lasciare la Jugoslavia. [...] Sarebbe stato un impegno eccessivo. Chiuso il capitolo Slovenia, avremmo potuto dettare le nostre condizioni ai croati. ('''Borisav Jović''')
*Se concediamo al popolo croato il diritto di lasciare la Jugoslavia, a quel punto i croati non possono negare agli altri il diritto di fare anche loro la propria scelta. ('''Slobodan Milošević''')
*Noi serbi siamo in pericolo. Le orde fasciste croate attaccano donne e bambini serbi nei nostri villaggi. Le orde fasciste croate mirano al genocidio dei serbi. ('''Vojislav Šešelj''', discorso a Vukovar, 1991)
*Kijevo era abitato da croati, ma bloccava la strada ai nostri villaggi serbi situati oltre il villaggio. I croati di Kijevo non avrebbero lasciato passare i nostri rifornimenti diretti verso quei villaggi serbi. Perciò, intimai un ultimatum a Kijevo. ('''Milan Martić''')
*{{NDR|Sull'assedio di Kijevo}} È la prima volta che l'esercito jugoslavo combatte apertamente per la causa serba. ('''Narratore''')
*A Kijevo abbiamo colpito soltanto obiettivi militari. Non abbiamo distrutto una sola casa per il semplice gusto di farlo. ('''Ratko Mladić''', commento alla stampa durante l'assedio di Kijevo, 1991)
*{{NDR|Sull'assedio di Kijevo}} Dobbiamo ammetterlo. Noi eravamo meglio armati dei croati. Ovviamente, alcune case sono finite in fiamme. Con l'artiglieria capita. ('''Milan Martić''')
*{{NDR|Sulla [[battaglia di Vukovar]]}} Come nostra roccaforte scegliemmo Vukovar al fine di proteggere le città alle sue spalle. Se avessimo lasciato entrare i serbi a Vukovar sarebbe stato un disastro per tutta la Croazia, così gettammo tutte le nostre forze nella sua difesa. ('''Franjo Tuđman''')
*A Vukovar, l'esercito regolare jugoslavo subisce una serie di diserzioni. Milošević deve rafforzare le sue truppe con bande di delinquenti nazionalisti. ('''Narratore''')
*Questa è la roccaforte dei fascisti croati. Quando Vukovar cadrà per i fascisti sarà la fine. I miei ragazzi sono volontari, sanno per quale causa combattono. ('''Vojislav Šešelj''', dichiarazione durante la [[battaglia di Vukovar]], 1991)
*Le autorità serbe capivano quanto fossimo utili. Belgrado mise a nostra disposizione un'intera caserma. Per noi, la Serbia fece di tutto. I volontari ricevettero uniformi, armi e mezzi di trasporto. ('''Vojislav Šešelj''')
*Nelle milizie paramilitari c'è di tutto: fanatici sostenitori della causa serba e bande criminali. ('''Narratore''')
*Andai in Croazia per spiegare ai nostri l'ideologia della causa serba. Ma finì col fare il comandante al fronte. In tempo di guerra era un mio dovere in quanto nazionalista serbo. ('''Dragoslav Bokan''')
*{{NDR|Sul [[massacro di Voćin]]}} Gli uomini di Bokan hanno ucciso 48 civili croati. Hanno sparato loro in faccia e negli occhi. Gli hanno colpiti con asce o bruciati vivi, lasciandoli in mostra come monito per gli altri croati. Il terrore è una tattica per far fuggire l'intera popolazione. È qui che si comincia a parlare di "pulizia etnica". Questa volta è iniziata dai serbi, ma in seguito messa in pratica anche dalle altre parti in causa. ('''Narratore''')
*Maresciallo Tito non solo unificò Jugoslavia, ma combatté contro gli ustascia croati e i cetnici serbi, perché in entrambi di questi paesi, in queste etnie, come d'appertutto, ci sono delinquenti fascisti. [...] Questo disordine, la rottura dell'equilibrio miracoloso che è durato anche dieci anni dopo la morte di Tito [...] è come avere rotto il vaso di Pandora, ed esplodono tutti gli spiriti del male nel modo peggiore. ('''Valentino Parlato''')
*Se ci fosse una trattativa di pace con Milošević, sarebbe una grande vittoria di Milošević, sarebbe la sconfitta della Nato. ('''Valentino Parlato''')
*{{NDR|Su [[Vojislav Šešelj]]}} È praticamente un neo-fascista serbo. ('''Enzo Bettiza''')
*Arrivava l'esercito regolare, che era ancora a quel tempo (siamo appena nel '91 [...]) era ancora un esercito federale. C'erano ancora dei macedoni, anche degli albanesi, dei croati in questo esercito. [...] Dopo, [...] già cominciavano diserzioni, i vari soldati o croati o macedoni desideravano ritornare alle proprie case, alla propria regione, alla propria patria, [...] e l'esercito cominciava a serbizzarsi. ('''Enzo Bettiza''')
*Una volta che l'esercito aveva conquistato i punti strategici, arrivavano le milizie paramilitari, le quali erano specializzate nella distruzione della società civile dei paesi dei villaggi occupati. ('''Enzo Bettiza''')
*Il piano di Lord Carrington è l'ultima proposta che cerca di affrontare globalmente i problemi jugoslavi, e forse avrebbe potuto impedire il futuro spargimento di sangue, non solo in Croazia ma anche in Bosnia. ('''Narratore''')
*Milošević aveva detto che la Croazia poteva essere indipendente perché presumeva di ottenere ciò che voleva, cioè che le altre repubbliche, in particolare la Bosnia, rimanessero nella Federazione jugoslava. Ma ora, il piano scritto da Lord Carrington dice che le repubbliche devono prima di tutto diventare sovrane e indipendenti. Milošević capisce il senso di queste parole: significano che lui avrebbe perso il controllo sulle rimanenti repubbliche. ('''Narratore''')
*Lasciate che vi dico una cosa: il documento che ci fu sottoposto era assolutamente inaccettabile. [...] La ragione era semplice, con un solo tratto di penna proponevano di scogliere la Jugoslavia. Non ne avevano il diritto! ('''Slobodan Milošević''')
*La Croazia era isolata nel mondo e cercava il riconoscimento internazionale. Il problema durò fino a quando i serbi non circondarono Vukovar. ('''Franjo Tuđman''')
*{{NDR|Sulla battaglia di Vukovar}} Non sto dicendo che il presidente non ha inviato i rifornimenti. Ma resta il fatto che noi non li abbiamo ricevuti. ('''Mile Dedaković''')
*Sloveni, croati, macedoni e anche montenegrini [...] non volevano più stare in una Jugoslavia serbizzata, non volevano più fare parte di una camicia di forza che avrebbe avuto il nome ancora di Jugoslavia ma che [...] le stringhe di questa camicia sarebbero state tenute in mano dai militari, dai burocrati e dai ministri serbi. ('''Enzo Bettiza''')
*Avevamo creato una situazione in cui la Bosnia era condannata. Quasi tutti i serbi volevano restare nella Jugoslavia, ma musulmani e croati volevano uscirne. ('''Radovan Karadžić''')
*Dissi che i tre popoli della Bosnia potevano formare una confederazione, tutti e tre sarebbero stati felici. In caso contrario la Bosnia andava divisa. ('''Franjo Tuđman''')
*Vidi i serbi e i croati di Bosnia accordarsi sulla spartizione. [...] Ovviamente, nessuno chiese l'opinione dei musulmani bosniaci. ('''Stjepan Mesić''')
*Milošević e Jović trasferiscono tutti i soldati serbo-bosniaci dell'esercito federale nelle milizie serbe di Karadžić, che dispone così di ottantamila uomini bene armati. Milošević può quindi negare ogni coinvolgimento, pur conservando il controllo della situazione. ('''Narratore''')
*Ci impegnammo a coprire tutte le spese dei serbo-bosniaci. Loro non avevano fondi statali. Non potevano neppure pagare gli ufficiali. ('''Borisav
*Milošević e i suoi generali non ci davano ordini, ma formulavano solo richieste. [...] Non li abbiamo mai delusi. ('''Vojislav Šešelj''')
*{{NDR|Sul [[massacro di Zvornik]]}} La tensione era tremenda. Durante una curva la mia jeep slittò. Slittò sul sangue. ('''José María Mendiluce''')
*{{NDR|Sul [[massacro di Zvornik]]}} L'artiglieria sparava dal lato serbo del fiume. Potevo vedere i lampi e il fumo dei cannoni. ('''José María Mendiluce''')
*{{NDR|Sul [[massacro di Zvornik]]}} Avevamo preparato questa operazione con cura. Tutto andò esattamente secondo i piani. ('''Vojislav Šešelj''')
*{{NDR|Sul [[massacro di Zvornik]]}} Vidi autocarri carichi di cadaveri. I soldati buttavano i corpi delle donne e dei bambini e degli anziani sugli autocarri. [...] Ho visto quattro o cinque camion pieni di morti. ('''José María Mendiluce''')
*Circa duemila persone mancano all'appello. Nessuno sa quante siano state giustiziate sul posto o quante siano finite nei campi di concentramento, dove sono proseguite le esecuzioni. Il resto della popolazione è cacciato. A Zvornik vivevano quarantanovemila musulmani. Non ne resta neanche uno. Vengono così cancellati cinque secoli di vita e di cultura islamiche. Questa è la pulizia etnica. ('''Narratore''')
*{{NDR|Sul [[massacro di Zvornik]]}} Non posso negare che ciò sia accaduto. Venne quasi tutto organizzato qui a Belgrado. [...] Fu proprio lo stesso Milošević a chiedermi di mandare i miei combattenti. ('''Vojislav Šešelj''')
*Per me era chiaro che i serbi avevano una netta superiorità militare. Inoltre, erano palesemente appoggiati, anche se il presidente Milošević lo avrà negato. ('''Lord Carrington''')
*Šešelj è stato molto onesto, duramente onesto. [...] Ha detto la verità: tutto era preparato a Belgrado. ('''Enzo Bettiza''')
 
==Voci correlate==
*[[Guerre jugoslave]]
 
==Note==
<references/>
 
==Altri progetti==