Vite parallele: differenze tra le versioni

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====Citazioni====
*E avendo Antigono nell'esercito un soldato coraggioso, ma indisposto, e col corpo guasto, e domandandogli una fiata, perché fusse sì pallido, confessò d'avere infermità da non isvelarsi: ma avendo il re affettuosamente comandato a suoi medici, che non lasciassero diligenza, per estrema che fusse, in ben curarlo, questo generoso, ricovrata la sanità, non fu più amico del rischi, né tanto fiero nel combattere, di maniera che Antigono ne lo riprese, maravigliato di cotal cangiamento. Non tacque costui la cagione, e replicò: O re, voi mi rendeste codardo col liberarmi da que' mali, per cui non tenni conto della vita. (1859-1865, vol. II, 1859; I, p. 205)
*[[Callicratida]] [...] non dette una buona risposta quando, all'indovino che lo pregava di guardarsi dalla morte che le vittime sacrificate presagivano, disse che le sorti di [[Sparta]] non dipendevano da un solo uomo. (da ''Vita di Pelopida'', 2, 1, traduzione di Stefano Bocci e Aristoula Georgiadou, 1998)
*E dicendogli {{NDR|a Pelopida}} per ammonirlo gli amici, che mal faceva a disprezzare strumento sì necessario, come sono i beni, rispondeva loro: È vero che è necessario ma ad un simile a questo Nicodemo; additando un zoppo e cieco. (1859-1865, vol. II, 1859; III, p. 209)
 
===''Marcello''===