Silvio Pellico: differenze tra le versioni

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*Un'anima umana, nell'età dell'[[innocenza]], è sempre rispettabile. ([[s:Le mie prigioni/Cap VIII|cap. VIII]])
*La disgrazia di non [[piangere]] è una delle più crudeli ne' sommi dolori. ([[s:Le mie prigioni/Cap XIV|cap. XIV]])
*Una mente agitata non ragiona più: avvolta fra un turbine irresistibile d'idee esagerate, si forma una logica sciocca, furibonda, maligna: è in uno stato assolutamente antifilosofico, anticristiano. ([[s:Le mie prigioni/Cap XVII|cap. XVII]])
*L'[[uomo]] si reputa migliore, aborrendo gli altri. ([[s:Le mie prigioni/Cap XVII|cap. XVII]])
*Chi opera per sincera [[coscienza morale|coscienza]] può [[errore|errare]], ma è [[purezza|puro]] innanzi a Dio. ([[s:Le mie prigioni/Cap LIX|cap. LIX]])