Atlantis - L'impero perduto: differenze tra le versioni

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*'''Vincenzo Santorini''': Ehi, ''picciriddu'', ti vuoi fare un giro sulle giostrine? Sono là dietro.<br /> '''Milo Thatch''': Scusi? Mi scusi? Le è caduta la di... di... dinamite?! {{NDR|ride nervosamente}} E... cos'altro c'è di bello lì dentro? <br /> '''Vincenzo Santorini''' {{NDR|con accento siciliano}}: Ehm... polvere da sparo, nitroglicerina, block notes, micce, stoppini, colla e... qualche graffetta, di quelle grandi. Insomma, hai capito: fornitura per l'ufficio!
 
*'''Milo Thatch''': Sai, non faccio campeggio da... l'ultima volta mi ci ha portato mio nonno. <br /> '''Audrey''': Non ho mai avuto occasione di conoscerlo. Dimmi, che tipo era? <br /> '''Milo Thatch''': Da dove cominciare? Per me è stato proprio come un padre. I miei genitori sono morti quando ero piccolo e lui mi ha preso con sé. {{NDR|ride}} <br /> '''Audrey''': Che c'è? <br /> '''Milo Thatch''': No, stavo solo pensando. Una volta avevo otto anni, stavamo facendo un'escursione lungo un torrente e io vidi qualcosa che brillava nell'acqua; era un'autentica punta di freccia. Be', per come me ne parlò mio nonno mi convinsi di aver scoperto una civiltà perduta. Da grande mi resi conto che quella punta di freccia non era altro che argilla compressa e pirite di zinco a forma di triangolo isoscele. <br /> '''Molière''': Ahaha! Che storia carina! <br /> '''Milo Thatch''': Dimmi, Audrey. Ehm, non per offendere, ma com'è che una ragazzina diventa il capo meccanico di una spedizione multimilionaria? <br /> '''Audrey''': Lo sono da quando mio padre è andato in pensione; ma la cosa buffa è che lui avrebbe voluto dei figli maschi, uno per gestire l'officina e l'altro perché diventasse il campione dei pesi medi. E invece ha avuto me e mia sorella. <br /> '''Milo Thatch''': E cosa fa tua sorella? <br /> '''Audrey''': Ventiquattro incontri vinti, e forse titolo mese prossimo. Comunque, sto risparmiando per aprire un'altra officina col mio paparino. <br /> '''Milo Thatch''': Ha scordato il pigiama, signora Packard? <br /> '''Wilhemina Packard''': Io dormo sempre nuda. <br /> '''Dott. Joshua Dolce''' {{NDR|dando a Milo una mascherina per gli occhi}}: Tieni, ne avrai bisogno; è sonnambula. <br /> '''Vincenzo Santorini''': Be', per quanto mi riguarda... mi piace far esplodere le cose. <br /> '''Dott. Joshua Dolce''': Estraete, dì alla verità al ragazzo. <br /> '''Vincenzo Santorini''' {{NDR|con accento siciliano}}: La mia famiglia aveva un negozio di fiori. Vendevamo di tutto: rose, garofali, nontiscordardimé, tutti i tipi di fiori. Un giorno stavo preparando circa tre dozzine di mazzettini per una festa da ballo. Sai? Di quei mazzetti che si appuntano al petto, e tutti quanti mi chiedevano: «''aunni si mette''?», «''quannu si mette''?», «''ci sta bene o un ci sta bene cu u vestito?''». Un vero incubo. A un certo punto c'era stata una grossa perdita di gas nel negozio accanto, e... boom! Niente più lavanderia cinese. Fui sparato dritto nella finestra di fronte. Per me è stato come un segno del destino. Ho trovato me stesso in quel boom. <br /> '''Milo Thatch''': E la storia di Molière? <br /> '''Dott. Joshua Dolce''': Devi credermi, è meglio non saperla. Audrey, non dirgliela. L'ha raccontata a me, so quello che dico e ti assicuro che è meglio non saperla.
 
*'''Milo Thatch''': Dimmi, Audrey. Ehm, non per offendere, ma com'è che una ragazzina diventa il capo meccanico di una spedizione multimilionaria? <br /> '''Audrey''': Lo sono da quando mio padre è andato in pensione; ma la cosa buffa è che lui avrebbe voluto dei figli maschi, uno per gestire l'officina e l'altro perché diventasse il campione dei pesi medi. E invece ha avuto me e mia sorella. <br /> '''Milo Thatch''': E cosa fa tua sorella? <br /> '''Audrey''': Ventiquattro incontri vinti, e forse titolo mese prossimo. Comunque, sto risparmiando per aprire un'altra officina col mio paparino.
 
*'''Milo Thatch''': Ha scordato il pigiama, signora Packard? <br /> '''Wilhemina Packard''': Io dormo sempre nuda. <br /> '''Dott. Joshua Dolce''' {{NDR|dando a Milo una mascherina per gli occhi}}: Tieni, ne avrai bisogno; è sonnambula.
 
*'''Milo Thatch''': E la storia di Molière? <br /> '''Dott. Joshua Dolce''': Devi credermi, è meglio non saperla. Audrey, non dirgliela. L'ha raccontata a me, so quello che dico e ti assicuro che è meglio non saperla.
 
*'''Dott. Joshua Dolce''': Allora? Che cosa farai? <br /> '''Milo Thatch''': Come, scusa? <br /> '''Dott. Joshua Dolce''': Ti ho seguito fin qui, e ti seguirò se te ne andrai. Decidi tu. <br /> '''Milo Thatch''': Decidere io? Be', abbiamo visto tutti quale effetto hanno le mie decisioni. Per riassumere, ho guidato una banda di vandali profanatori verso la più grande scoperta archeologica della storia permettendo così il rapimento e/o lo sterminio della famiglia reale, senza contare che ho consegnato personalmente l'energia più potente che l'uomo conosca nelle mani di un folle senza scrupoli che la venderà al Kaiser! Ho dimenticato qualcosa?! <br /> '''Dott. Joshua Dolce''': Hai incendiato l'accampamento e ci hai fatto finire in quel buco. <br /> '''Milo Thatch''': Grazie! Grazie tante! <br /> '''Dott. Joshua Dolce''': La mia esperienza insegna che quando hai toccato il fondo non puoi che risalire. <br /> '''Milo Thatch''': Chi te l'ha detto? <br /> '''Dott. Joshua Dolce''': Un tizio che si chiamava Thaddeus Thatch.