Giorgio Israel: differenze tra le versioni

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==''Il fascismo e la razza''==
*Nel parlare del cosidettocosiddetto ''[[Manifesto degli scienziati razzisti]]'' si compiono clamorosi errori, come quello di menzionare Pende<ref>Nicola Pende (1880 – 1970), politico e medico italiano.</ref> come «l'unica figura di primo piano» tra i firmatari, quasi si trattasse di una lista di «giovani assistenti» o figure modeste, mentre tra di esse vi era il presidente dell'Istat Franco Savorgnan e il patron della psichiatria italiana Arturo Donaggio. Ma la conseguenza più negativa dell'aver omesso un'analisi dell'atteggiamento del mondo culturale e universitario era la riduzione della vicenda del razzismo fascista a una questione meramente politica e persino soltanto di politica internazionale, e quindi l'aver accreditato la tesi secondo cui il fascismo non aveva mai avuto propensioni razziste, tantomeno antisemite, e che la scelta di promulgare una legislazione razziale era stata conseguenza del [[Patto d'Acciaio|patto d'acciaio]] con Hitler, e quindi soltanto una concessione all'alleato nazista. (Introduzione, pp. 13-14)
 
*[...] [[Corrado Gini|Gini]] rimase fedele al regime {{NDR|fascista}} sino alla fine e manifestò sempre idee fasciste radicali. Quando l'Italia si avvicinò alla Germania e fu stretto il patto d'acciaio, egli esaltò la grande prospettiva di un nuovo ordine mondiale nazifascista. Per quanto attiene la tematica razziale, Gini non firmò il ''Manifesto degli scienziati razzisti'' e non si segnalò nella campagna razziale. (cap. III, pp. 155-156)