Viaggio: differenze tra le versioni
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*Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone. ([[John Steinbeck]])
*Molteplice e vario come l'anima umana è il dono di vedere e capire un paese straniero. L'uno è tormentato da una inestinguibile brama di lontananze, da un bisogno di vedere e conoscere il mondo in tutte le sue varie bellezze e i suoi intrecci, l'altro cerca l'elemento straordinario, la sensazione, altri i colori e le impressioni violente, altri infine la calma e la tranquillità di una vita assolutamente uniforme. Meno di tutti vedono e sentono quelli che viaggiano per abitudine. ([[Börje Sandberg]])
*Non esistono terre straniere, ad essere straniero è solo il viaggiatore. ([[Robert Louis Stevenson]])
*Ogni viaggio comincia con un vagheggiamento e si conclude con un invece. ([[Giorgio Manganelli]])
*Qualunque sia l'opinione o la fede professata dagli uomini, ciò che li distingue è soprattutto la presenza o l'assenza, nel loro pensiero e nella loro persona, di questo oltre, il loro sentimento di abitare un mondo compiuto ed esaurito in se stesso oppure incompleto e aperto all'altrove. Il viaggio è forse sempre un cammino verso quelle lontananze che splendono rosse e viola nel cielo della sera, oltre la linea del mare e dei monti, nei paesi sui quali sorge il sole che da noi tramonta. Il viandante avanza nella sera, ogni passo lo inoltra nel tramonto e lo conduce oltre la striscia infuocata che si spegne. ([[Claudio Magris]])
*Quando s'impiega troppo tempo a viaggiare, si diventa alla fine stranieri nel proprio paese. ([[Cartesio]])
*Quando si viaggia si prende tutto come viene, lo sdegno rimane a casa. Si osserva, si ascolta, ci si entusiasma per le cose più atroci solo perché sono nuove. I buoni viaggiatori sono gente senza cuore. ([[Elias Canetti]])
*Questa resta la cosa più strana di ogni viaggiatore, che cioè si porti dietro inevitabilmente le sue incongrui memorie. ([[Robert Louis Stevenson]])
*''Resterò sempre ideale e immeritevole amante dei viaggi lontani e dei mari aperti azzurri | e morirò una sera, uguale a tutte le sere, senza attraversare la vaga linea degli orizzonti.'' ([[Nikos Kavvadias]])
*Se questo mondo fosse una pianura senza fine, e navigando a est potessimo raggiungere sempre nuove lontananze e scoprire visioni più dolci e strane di tutte le Cicladi o le Isole del Re Salomone, allora sì che il viaggio prometterebbe qualcosa. Ma inseguendo quei misteri che popolano i nostri sogni, o torturandoci a dar la caccia a quello spettro diabolico che prima o poi nuota innanzi a tutti i cuori umani; andando così a caccia intorno a questo globo, queste cose o ci trascinano in sterili labirinti o ci lasciano, sommersi, a mezza strada. ([[Herman Melville]])
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