Giorgio Candeloro: differenze tra le versioni
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→Vol. IV Dalla rivoluzione nazionale all'Unità 1849-1860: la Compagnia di Gesù |
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===Vol. V ''La costruzione dello Stato unitario 1860-1871''===
*La data del 1860 è da preferirsi a quella del 1870 come punto di arrivo del periodo propriamente risorgimentale e di inizio di quello dell'Italia unita perché, sebbene i fini fondamentali della lotta per l'indipendenza e l'unità possano dirsi pienamente raggiunti soltanto con le annessioni di Venezia e di Roma<ref>Nel 1866 (terza guerra d'indipendenza) e nel 1870 (breccia di Porta Pia).</ref>, queste annessioni non modificarono la conclusione politica del Risorgimento, cioè il sistema monarchico-moderato che aveva trionfato nell'autunno del '60, e perché nel 1860 si iniziò una continuità di vita statale, che dura ormai da più di in secolo e conserva ancora oggi in misura notevole l'impronta che le fu data nel decennio 1860-70. (cap. I, p. 9)
*Convinto che l'economia fosse una scienza fondata su leggi naturali, [[Francesco Ferrara
*[...] Ferrara si poneva come innovatore rispetto alla tradizione di studi fino a quel momento prevalente in Italia, poiché subordinava decisamente alla scienza economica, fondata, secondo lui, su leggi universalmente valide, ogni ricerca statistico-induttiva ed ogni problema di politica economica. (cap. I, pp. 76-77)
*Gli [[Scapigliatura|scapigliati]], animati da un esasperato individualismo, assunsero atteggiamenti cinici e si sforzarono di rompere con la morale corrente anche nel loro modo di vivere. Influenzati dal Baudelaire e da alcuni romantici tedeschi essi contribuirono in una certa misura al generale processo di europeizzazione della cultura italiana. Sebbene ostilissimi al romanticismo vaporoso del Prati e dell'Aleardi, rimasero sostanzialmente dei romantici, vicini per i loro atteggiamenti ribelli ed individualistici allo spirito del romanticismo tedesco originario e di una parte del romanticismo francese; ma subirono anche l'influenza del positivismo e prepararono lo sviluppo successivo del realismo. (cap. I, p. 87)
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