Tommaso Garzoni: differenze tra le versioni

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*Che l'arte de' [[calzolaio|calzolari]], inventata da Boezio, secondo Plinio e Polidoro Virgilio, sia come l'altre antica, ne fanno fede i libri che molte volte a proposito fanno menzione di essa, nominando le [[scarpa|scarpe]], le pianelle e i zoccoli che da quest'arte derivano all'uomo tanto utilmente e tanto giovevolmente, come si vede. (p. 1345)
*Tutta quest'arte poi consiste massimamente in scarpe, in pianelle, in mule, in zoccoli, in [[stivale|stivali]], in burzachini, in coletti con le sue lunghezze e cortezze, e larghezze e strettezze, secondo il capriccio o il bisogno di chi dimanda. E una sol cosa, ch'è il corame fatto di pelle di buoi o di vitelli o di buffali o d'altri animali, serve per materia dell'arte principalmente. È ben vero che si ricerca il dissegno in prima, il quale si trae da certi modelli di cartone, avuti in prattica da' maestri esperti, per tagliare i lavori con giudicio. E vi vuole: la tavola polita, ove si taglia sopra il corame; e così il coltello, chiamato appunto da [[calzolaio|calzolaro]] (il quale è detto ''crepidarium'' latinamente da Sempronio Asellio); e le sue forme belle; e la lesena per far le scarpe mentre si cuseno; e quel pezzo di legno tondo che si chiama il bossetto, dove si cuseno sopra le tomare. (p. 1347)
*E in somma tutti gli instromenti del [[calzolaio|calzolaro]] sono: il misuradore, e le forme, gli stampi, i coltelli, le lesine, gli aghi, il ditale, il guanto, lo spago, le setole di porco, le bolette, il martello, il capestro, le stecche, lo steccone, il calzadore, lo drizadore, il grembiale, e la cola. (p. 1347)
 
==Citazioni su Tomaso Garzoni==