Robert M. Pirsig: differenze tra le versioni

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*È nelle [[candela di accensione|candele]] che l'impianto elettrico causa ''direttamente'' l'accensione del motore, e se non si fa una verifica in quel punto non si potrà mai sapere se il guasto è di origine elettrica o no. (p. 112)
*Per una verifica precisa il meccacino toglie le [[candela di accensione|candele]] e le appoggia al motore in modo da stabilire un contatto elettrico, preme la leva dell'avviamento e guarda la candela in attesa di una scintilla azzurra. Se la scintilla non scocca, ci sono due possibilità: ''a'') c'è un guasto elettrico; oppure ''b'') il suo esperimento è mal fatto. Un meccanico esperto lo ripeterà ancora un paio di volte, verificherà i contatti e cercherà in tutti i modi di far scoccare la scintilla. Se non ci riesce, arriverà alla conclusione che ''a'' è corretto, cioè c'è un guasto elettrico, e l'esperimento è concluso: egli ha verificato la sua ipotesi. (pp. 112-113)
*Un osservatore inesperto vedrà solo il lavoro fisico, ma questo non è che l'aspetto più banale. La parte di gran lunga più impegnativa è l'attenta osservazione e il rigore operativo. Questo è il motivo per cui i meccanici al lavoro hanno un'aria così scostante: non vogliono essere distratti perché si stanno concentrando su immagini mentali, su gerarchie, e non sulla motocicletta nella sua materialità. Stanno usando gli esperimenti per allargare la gerarchia della loro conoscenza della motocicletta guasta e paragonarla alla gerarchia corretta che hanno in testa. Stanno guardando la forma soggiacente. (p. 113)
*La vera Università non ha un'ubicazione specifica. Non ha possedimenti, non paga stipendi e non riceve contributi materiali. La vera Università è una condizione mentale. È quella grande eredità del pensiero tradizionale che ci è tramandata attraverso i secoli e che non esiste in nessun luogo specifico; viene rinnovata attraverso i secoli da un corpo di adepti tradizionalmente insigniti del titolo di professori, ma nemmeno questo titolo fa parte della vera Università. Essa è il corpo della ragione stessa che si perpetua.<br/>Oltre a questa condizione mentale, la "ragione", c'è un'entita legale che disgraziatamente porta lo stesso nome ma è tutt'altra cosa. Si tratta di una società che non ha scopi di lucro, di un ente statale con un indirizzo specifico che ha dei possedimenti, paga stipendi, riceve contributi materiali e di conseguenza può subire pressioni dall'esterno. Ma questa Università, l'ente legale, non può insegnare, non produce sapere e non vaglia idee. È solo un edificio, la sede della chiesa, il luogo in cui sono state create le condizioni favorevoli a che la chiesa potesse esistere. (p. 149-150)
*La qualità... sappiamo cos'è eppure non lo sappiamo. Questo è contraddittorio. <br /> Alcune cose sono meglio di altre cioè hanno più qualità. Ma quando provi a dire in che cosa consiste la qualità astraendo dalle cose che la posseggono, paff, le parole ti sfuggono di mano. <br /> Ma se nessuno sa cos'è, ai fini pratici non esiste per niente. Invece esiste eccome. <br /> Su cos'altro sono basati i voti, se no? Perché mai la gente pagherebbe una fortuna per certe cose, e ne getterebbe altre nella spazzatura? <br /> Ovviamente alcune sono meglio di altre... ma in cosa consiste il «meglio»?... (p. 183)