Demetrio Volcic: differenze tra le versioni
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*[[Enver Hoxha]] ha sempre coltivato la tesi che più un paese è lontano, più si dimostrerà amico. (p. 233)
*{{NDR|Sulla [[Repubblica Popolare Socialista d'Albania]]}} La vita è una lotta continua. Sulle pareti delle case, con la vernice rossa si invocava: «lotta contro i burocrati; lotta contro la dolce vita; lotta contro le credenze religiose; lotta contro gli imperialisti e i revisionisti; lotta contro Tito». Per lottare tanto bisognava avere testa fredda e corpo gagliardo. Al mattino giovani e vecchi facevano ginnastica all'aperto. Questa passione era una novità importata dalla Cina.<br>È l'unica immagine che conservo dell'Albania, ormai sbiadita nei ricordi. (p. 234)
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*Ormai gli standardi di bellezza li stabiliva quella megera di Elena Ceausescu, presuntuosa quanto vanitosa, che da maestrina divenne membro dell'Accademia delle scienze e arbitro di tutto lo scibile, ivi compreso il marito. (p. 239)
*Ai tempi del socialismo «scientifico», inventato da Ceausescu e descritto in decine di libri, tradotti a sue spese in tutte le lingue, un regalo terribile e soprattutto pesante per chi lo riceveva, il dittatore aveva la mania di Mussolini, il desiderio di cambiare la razza. I contadini romeni, calati nelle città per favorire l'industrializzazione del paese, mettevano pancia intorno alla trentina e preferivano muoversi poco. Avrebbero dovuto trasformarsi in membri di una falange, maschia, slanciata e magari bionda. (p. 240)
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