Isaac Bashevis Singer: differenze tra le versioni

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*Mi piacciono i funghi stufati, e mi piace il [[Kaša|kasha]] [...]. Mi piace quando viene cucinato semplicemente, e se mia moglie ci mette le cipolle mi piace ancor di più. E poi sono un grande amante delle patate. Se ho patate e kasha mi sembra di avere tutto.<ref>Citato in Berry, pp. 202-203.</ref>
*Nella vita, le cose che più desideriamo hanno la specialità di arrivare troppo [[Ritardo|tardi]].<ref name=moskat />
*{{NDR|Alla domanda «Si è mai sentito in esilio a New York?»}} No, l'unica cosa che avvertivo, ma è una sensazione che provo tuttora, è che tutti gli esseri umani lo sono. Siamo nati e non sappiamo perché, moriremo e non sappiamo perché. Ognuno è un proscritto, perché non conosciamo nulla della nostra missione su questa terra, ne ignoriamo lo scopo, è come se fossimo messi in disparte. Da quando sono nato provo questo disagio, o perlomeno da quando ho cominciato a capire.<ref>Citato in [[Enzo Biagi]], ''1943 e dintorni'', Mondadori, 1983, p. 73.</ref>
*Non si stancava mai di guardare sorgere il [[sole]]: rosso acceso, dorato, lavato nelle acque del grande mare. Il sole nascente gli ispirava sempre lo stesso pensiero: a differenza dell'astro celeste, il figlio dell'uomo non si rinnova mai e per questo è destinato alla morte. L'uomo ha ricordi, rimorsi e rancori che si accumulano dentro di lui come strati di polvere finché gli impediscono di ricevere la luce e la vita che discende dal cielo. Il creato, invece, si rinnova costantemente. Se il cielo si rannuvola, poi si rasserena. Il sole tramonta, ma ogni mattino rinasce. Le stelle o la luna non recano le tracce del tempo. La continuità del processo di creazione della natura non appare mai tanto ovvia come all'[[alba]], quando cade la rugiada, gli uccellini cinguettano, il fiume s'infiamma, l'erba è umida e fresca. Felice è l'uomo che sa rinnovarsi insieme al creato.<ref>Da ''Io non mi affido agli uomini''.</ref>
*Ogni [[ebrei|ebreo]] al mondo dovrebbe andare da uno psichiatra. Ogni ebreo moderno, voglio dire.<ref name="Come">Citato dall'intervistatore in ''Come mai Dio non è vegetariano?'', p. 38.</ref>