Percy Bysshe Shelley: differenze tra le versioni

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*''Ah, ma non ivi alcuno de' novi poeti mai surse, | se non tu forse, Shelley, spirito di titano, | entro virginee forme''. ([[Giosuè Carducci]])
*Se il volto di [[George Gordon Byron|Byron]] era una maschera creata dalla personalità interiore del poeta che tradiva involontariamente i suoi sentimenti o li drammatizzava a tutto beneficio di un osservatore scelto, quello di Shelley era di una trasparenza che rivelava la sua vita interiore e le diverse peculiarità che dominavano il suo intelletto: la sua ingenuità, il suo facile entusiasmo, il suo ardore superficiale. Il suo singolare temperamento gli aveva donato un aspetto privo di età. Sfuggiva a ogni classificazione, cronologica o caratteriale che fosse. ([[Peter Quennell]])
*Shelley, sublime utopista, visionario entusiasta, vagheggiò e adorò fin dall'infanzia un mondo ideale e {{sic|edennico}}; credé al trionfo immancabile e definitivo di una religione d'Amore universale, di fraternità, di eguaglianza. Ma volendo, nella sua commovente semplicità e sincerità, uniformare alle sue idee la sua vita, passò d'errore in errore, di dolore in dolore, ma sempre puro, sempre buono, sempre grande e sempre infelice. L'arte fu la sua unica consolazione, la natura il suo asilo. ([[Enrico Nencioni]])
*Sono stato un cannibale per venticinque anni. Per il resto della vita sono stato [[vegetarianismo|vegetariano]]. Fu Shelley che mi aprì gli occhi per la prima volta sulla ferocia della mia dieta. ([[George Bernard Shaw]])