Demetrio Volcic: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Demetrio Volcic==
{{Int|Da [https://archivio.unita.news/assets/main/1997/03/15/page_041.pdf ''«Tirana, una miccia per tutti i Balcani»'']|Intervista di Umberto De Giovannangeli sulla [[anarchia albanese del 1997]], ''L'Unità'', 15 marzo 1997}}
*Vi è innanzitutto la sensazione diffusa tra la gente -e questo vale a Tirana, come a Belgrado e Sofia - che con una protesta di vaste dimensioni sia possibile modificare gli equilibri politici. Il dato ideologico e quello religioso sono secondari. Motivo scatenante della rivolta in Albania è il fallimento dell'"illusione del benessere" generata in centinaia di migliaia di persone dalle società finanziare fallite.
*Queste società finanziarie avevano dato l'illusione agli albanesi di poter vincere ogni mese al Totocalcio, insomma di potersi arricchire tanto e in breve tempo.
*Ricordiamo [...] che in Albania si era creata una sorta di "società corrotta" nella quale non era più chiaro il limite tra lecito e illecito. A tutto ciò va aggiunto l'elemento regionale e la diversità del dialetto: il regime di Enver Hoxha aveva reclutato i suoi quadri dirigenti nel Sud, mentre tutto l'entourage di Sali Berisha è del Nord. Esiste, infine, un'altra ragione di fondo che sta alla base della crisi albanese: il riemergere di costumi, strutture comunitarie e centri di potere locali "ibernati" nei cinquant'anni di "socialismo scientifico" e che oggi tornano alla ribalta, dominando la scena.
*La Tv semplifica la realtà, la frantuma, in alcuni casi la sublima. E gli albanesi è attraverso i messaggi televisivi, e non la scuola, che hanno acquisito quello che ritenevano essere l'essenza, il tratto peculiare e più appetibile del modello di vita occidentale: il consumismo. Purtroppo gli albanesi hanno recepito più la pubblicità che il dibattito che si sviluppava, a volte, tra uno spot e l'altro. Insomma, anche loro come gli altri popoli dell'ex impero sovietico hanno introiettato un'idea fasulla dell'Occidente.
*A Nord e al Sud i prigionieri sono stati liberati e ognuno di loro possiede qualche kalashnikov, persino i "signori della guerra" esporessi dalla rivolta non sono in grado di dominare l'anarchia. Non esistono fronti e si arriva a una conclusione amara: lo scontro bosniaco fu giostrato con le regole europee che qui del tutto mancano.
 
{{Int|Da [http://www.repubblica.it/cultura/2015/12/06/news/demetrio_volcic_in_russia_ho_incontrato_la_storia_e_ho_perso_le_mie_illusioni_da_ragazzo_-128899782/ ''Demetrio Volcic: "In Russia ho incontrato la Storia e ho perso le mie illusioni da ragazzo"'']|Intervista Antonio Gnoli, ''Repubblica.it'', 6 dicembre 2015}}
*La storia è sempre più astuta dei suoi protagonisti. C'era [[Josip Broz Tito|Tito]] nel suo ardore di partigiano. In seguito illuminato dal gesto di volersi sottrarre al dominio sovietico. Vidi quest'uomo passo dopo passo creare quel potere che nelle dittature mostra il suo lato paranoide. Belgrado era una selva di microfoni nascosti ovunque. A un certo punto il sistema di controllo impazzì. Tutti erano spiati. Perfino Tito e sua moglie Jovanka.