Karagöz: differenze tra le versioni

'''Karagöz''', personaggio principale del teatro d'ombre turco.

 

==Citazioni su Karagöz==

*Karagöz risolve gli enigmi che gli propone la figlia del visir, vola al cielo sul suo asino ruotando a mo' di elica la coda della cavalcatura, vende la sua stamberga pezzo a pezzo «Tanto per la vista, e tanto per l'aria, tanto per i muri, tanto per le finestre, tanto per il soffitto e tanto per il pavimento»: come un Nabot più astuto, capace di fiutare un buon affare persino nella concupiscenza di Re Davide. Demolisce il primo piano, tanto per disturbare l'inquilino del secondo, e si vanta, esattamente come un poeta surrealista «d'aver comprato dieci arpenti<ref>L'arpento è un'antica misura di superficie [N.d.T.].</ref>di mare per piantarci dei rocchetti». Paga fedelmente la pigione e non è in ritardo che di trentasei mesi ogni tre anni. ([[Marguerite Yourcenar]])

*Tale, quale indugia ancora sugli schermi dei teatrini delle ombre ateniesi, Karagöz è anteriore alla Guerra di Indipendenza, anteriore a [[George Gordon Byron|Byron]]: egli appare al tempo della dominazione ottomana. È però anche parente del greco troppo astuto delle commedie romane, del paria disinvolto che in ogni tempo s'è cavato d'impiccio in tutti i porti del Mediterraneo e del quale si ritrovano ancor oggi i tratti in tutti i cambiavalute, i lustrascarpe e i lenoni delle porte d'Oriente. ([[Marguerite Yourcenar]])