Stefano Lentini: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m +defaultsort
fonte falsa, non dal Corriere; indicate fonti reali
Riga 1:
'''Stefano Lentini''' (1974 – vivente), compositore e musicista italiano.
 
{{c|Le fonti sembrano non corrispondere}}
 
==Citazioni di Stefano Lentini==
*Generalmente diamo alla parola [[musica]] un'unica accezione dentro la quale mettiamo tutto: l'esperienza, il suonare, l'ascolto, lo studio, il concerto, l'orchestrazione, la direzione, lo studio di registrazione. Forse si tratta invece di una parola che racchiude infinite voci, diverse, talvolta opposte. La musica può essere libertà e restrizione, onestà e menzogna.<ref name=film>Dall'intervista (citatodi inSimone Bracci, ''Corriere[https://www.filmforlife.org/2012/10/stefano-lentini-intervista-al-compositore/ dellaStefano seraLentini: intervista al compositore]'', 3''Film4Life'', febbraio15 2010)ottobre 2012.</ref>
*L'indipendenza nella [[musica]], e nelle arti in generale, è uno strumento di salvezza, di libertà e di espressione che rischia di essere sempre liquidato brutalmente dalle regole, le usanze, gli stilemi che caratterizzano un'epoca. Dare spazio alle identità, salvare le differenze, valorizzare i talenti è la via che permette al flusso misterioso della creatività di avere sfogo.<ref>Dall'intervista (citatodi inAlfio Morelli su ''Corriere[https://web.archive.org/web/20160303220740/https://www.soundlite.it/personaggio/item/296-stefano-lentini.html della serasoundlite.it]'', 315 febbraiogennaio 2010)2013.</ref>
*Mettere la musica al servizio delle immagini significa riconoscere il primato di una zona di contenimento per la creatività. È accettare dei limiti, muoversi entro un orizzonte narrativo ed estetico prefissato: è un elogio del finito. È l'incoronazione di un recinto.<ref>Dall'intervista (citatodi inMassimo Privitera, ''Corriere[http://www.colonnesonore.net/contenuti-speciali/interviste/2268-la-musica-per-immagini-un-elogio-del-finito-intervista-esclusiva-a-stefano-lentini.html dellaLa seramusica per immagini: un elogio del finito!]'', ''colonnesonore.net'', 312 febbraioottobre 2010)2012.</ref>
*Generalmente diamo alla parola musica un'unica accezione dentro la quale mettiamo tutto: l'esperienza, il suonare, l'ascolto, lo studio, il concerto, l'orchestrazione, la direzione, lo studio di registrazione. Forse si tratta invece di una parola che racchiude infinite voci, diverse, talvolta opposte. La musica può essere libertà e restrizione, onestà e menzogna. (citato in ''Corriere della sera'', 3 febbraio 2010)
*Per anni ho pensato che solo la musica pura fosse degna di essere chiamata tale e che le sue applicazioni pratiche non fossero che una sorta di oltraggio. Poi ho scoperto che proprio grazie a queste applicazioni riuscivo a concretizzare il mondo musicale che avevo dentro, che altrimenti sarebbe rimasto nebuloso e indistinto. I confini che mi danno le narrazioni mi permettono di indirizzare la creatività in una direzione definita, unica, e ciò mi consente di divenire pratico. Per anni ho composto musica e l'hol’ho lasciata fluttuare nell'aria.<ref name=film />
 
==Note==
{{int|''La musica per immagini: un elogio del finito''|''Corriere della sera'', 8 febbraio 2010}}
<references />
*Per anni ho pensato che solo la musica pura fosse degna di essere chiamata tale e che le sue applicazioni pratiche non fossero che una sorta di oltraggio. Poi ho scoperto che proprio grazie a queste applicazioni riuscivo a concretizzare il mondo musicale che avevo dentro, che altrimenti sarebbe rimasto nebuloso e indistinto. I confini che mi danno le narrazioni mi permettono di indirizzare la creatività in una direzione definita, unica, e ciò mi consente di divenire pratico. Per anni ho composto musica e l'ho lasciata fluttuare nell'aria.
 
==Altri progetti==