Hannsjoachim W. Koch: differenze tra le versioni

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→‎Gli eserciti rinnegati: comunisti tedeschi inviati nei campi di prigionia degli ufficiali dell'esercito nazista
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*Il sogno di Vlasov sembrò essersi almeno in parte avverato quando poté finalmente passare in rassegna a Münsingen, nel Würtemberg, la prima divisione. Ma l'armata Vlasov, nata dopo due anni di lotta contro i pregiudizi antislavi dei tedeschi, nacque troppo tardi per poter esercitare una qualsiasi influenza sull'esito della guerra sul fronte orientale. (p. 17)
 
*Poco dopo la caduta di Stalingrado, una volta che gli ufficiali tedeschi catturati vennero sistemati nei campi, l'Armata rossa vi inviò comunisti tedeschi con precise istruzioni affinché facessero appello alle tradizioni nazionali germaniche, anche se ciò significava ignorare o addirittura contraddire i dogmi marxisti. Gli argomenti usati da questi propagandisti erano la rievocazione delle tradizioni di cooperazione russo-tedesca a partire da Pietro il Grande fino alla convenzione di di Taurage (Tauroggen) nel 1812, il movimento di riforma prussiano, le guerre di liberazione e persino la collaborazione tra la ''Reichswehr'' e l'Armata rossa nei giorni della repubblica di Weimar. Stalingrado, sostenevano aveva dimostrato che la Germania non avrebbe più potuto vincere la guerra – ma si trattava di una guerra non ancora perduta. Era dunque obbligo di ogni tedesco – anzi un vero e proprio dovere nazionale – dare il massimo appoggio a tutte quelle azioni che potessero condurre alla conclusione del conflitto, prima che finisse col divorare la stessa Germania. (p. 18)
 
==Bibliografia==