Mariomassone
Iscritto il 6 gen 2011
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*Chi è padrone delle città, e padrone delle scuole, e chi è padrone delle scuole, domani sarà padrone del paese. (p. 101)
*Chi immagina che gli ebrei siano dei poveri disgraziati, venuti qui per caso, portati dal vento, condotti dalla sorte ecc., s'inganna. Tutti gli ebrei che esistono sulla faccia della terra formano una grande comunità, legata dal sangue e dalla religione talmudica. Essi sono inquadrati in un vero e proprio regime severissimo, con leggi, piani, e capi che formulano questi piani e li guidano. Alla base di tutto questo sta il Cahal. Cosicché noi non ci troviamo di fronte a ebrei isolati, ma di fronte a una forza costituita: la comunità israelitica.<br>In ogni città o villaggio dove si riunisce un determinato numero d'ebrei, si forma immediatamente il Cahal, ossia la comunità israelitica. Questo Cahal ha propri capi, giustizia separata, imposte ecc., e tiene strettamente unità intorno a lui l'intera popolazione ebraica del luogo.<br>E in questo ristretto Cahal, di città o di villaggio, si impostano tutti i piani: la maniera di accattivarsi gli uomini politici locali e le autorità; di introdursi nei diversi circoli dove sarebbe utile entrare -per esempio tra i magistrati, gli ufficiali, i funzionari superiori; quali piani debbano porsi in atto per togliere un certo ramo del commercio dalle mani d'un romeno; come si potrebbe eliminare un antisemita locale; come si potrebbe eliminare un rappresentante onesto di un'autorità che si opponga agli interessi giudaici; quali metodi applicare quando, oppressa, la popolazione si ribella ed esplode in tumulti antisemiti. (p. 142)
*Ci troviamo di fronte a uno stato giudaico, a un esercito che viene in mezzo a noi con piani di conquista. Le direttrici di popolamento giudaico sono orientate verso la Romania secondo un piano prestabilito. Probabilmente, il gran consiglio giudaico persegue l'obiettivo della creazione di una nuova Palestina su di una fascia di terra che parte dal Mar Baltico, comprende una parte della Polonia e della Cecoslovacchia, metà della Romania fino al Mar Nero, dove potrebbe avere facilmente contatto per mare con l'altra Palestina. Chi è tanto ingenuo da credere che le migrazioni delle masse giudaiche si svolgono per caso? (p. 145)
*Gli ebrei predicano l'ateismo per i Romeni, ma essi non sono atei, anzi si attengono con bigottismo al rispetto dei minimi precetti religiosi. Vogliono togliere ai romeni l'amore della terra, ma essi si accaparrano le terre. Si levano contro l'idea nazionale, ma essi rimangono nazionalisti sciovinisti. (p. 147)
*Se avessi un solo proiettile e di fronte a me stessero un nemico e un traditore, il proiettile io lo serberei per il traditore. (p. 161)
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