Robert Louis Stevenson: differenze tra le versioni

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*La vita e l'opera di Stevenson sono una felice sintesi di ordine e disordine. L'irregolarità e la vagabonda libertà anarchica, simile a quella dei reietti e dei fuggiaschi che approdano alle isole remote o alle taverne dei suoi racconti, sono la legge della sua esistenza, che non potrebbe lasciarsi irregimentare nella prosa della realtà borghese. Ma la sua vita nomade e randagia rivela un profondo ordine interiore e assomiglia alla spontanea e operosa semplicità di una famiglia armoniosa, come quella fondata da Stevenson stesso con la moglie Fanny e il figliastro Lloyd. ([[Claudio Magris]])
*Lo stile di Stevenson non è mimetico: al contrario, è costruito come una diligente sfida agli estri imprevedibili, alle aggressioni della favola. Da questo colto disaccordo, questo squisito iato intellettuale, viene la qualità dinamica, la purezza da grafico, della fantasia stevensoniana, la sua segreta, saggia ilarità. ([[Giorgio Manganelli]])
*Malgrado la ricchezza della sua tavolozza cromatica, malgrado l'ampiezza dei suoi orizzonti geografici, malgrado l'infinita varietà delle sue situazioni, Stevenson non affronta mai, almeno esplicitamente, l'argomento del sesso. Di conseguenza fu ben presto proposto ai bambini, e finì per assumere, perlomeno presso la generazione che al momento attuale governa le scelte, la fisionomia dello scrittore che si è letto da piccoli e dal quale ci si emancipa per passare a qualcosa di più serio e maturo. ([[Masolino D'Amico]])
*Nei racconti di Stevenson, tutto ciò che supponiamo stabile e reale è al suo posto consueto: i vestiti, le convenzioni linguistiche e morali, le case grige, i giardini smorti, le rosse cassette postali; ma vi è un modo di attraversare queste strade, di salire quelle scale, di aprire le porte, di rivolgere la parola ad uno sconosciuto che trasformerà ogni cosa in sede intemporale di minaccia e illuminazione. Nel mondo quoti­diano esistono ore deputate ai gesti noti, luoghi per nascere, persone cui essere fedeli, con cui vivere e morire: in quell'altro universo ogni porta si spalanca su prospettive abissali, ogni uomo è folletto, ogni og­getto una carta da gioco. ([[Giorgio Manganelli]])
*Nella categoria degli scrittori vi sono quelli che, per formazione appunto genetica, e solo successivamente culturale, hanno la vocazione del viaggio, dei viaggi, del nomadismo e dell'esotismo. Tra costoro, tra i padri, va annoverato R. L. Stevenson che tanto doveva peregrinare intorno al mondo per pescare infine nel più profondo e statico fondo della sua natura con il capolavoro: ''L'isola del Tesoro'', luogo e viaggio nati esclusivamente dalla sua fantasia. Ma non ci sarebbe stata Isola del tesoro se non fossero nati prima tutti quei libri di viaggi intorno al mondo. ([[Goffredo Parise]])