Honoré de Balzac: differenze tra le versioni

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*Nei luoghi in cui si trovano cretini, la popolazione crede che la presenza d'uno di essi porta fortuna alla famiglia. Tale credenza serve a render dolce una vita che, in una città, sarebbe condannata ai rigori d'una falsa filantropia e alla disciplina d'un ospizio. (p. 183)
*Se abbiamo tanti cattivi amministratori, è che l'amministrazione, come il gusto, procede da un sentimento elevatissimo, purissimo. In questo il genio viene da una tendenza dell'animo e non da una scienza. (p. 206)
 
==''Le illusioniIllusioni perdute''==
===''I due poeti''===
*L'[[avarizia]] comincia dove finisce la povertà.
*Oggi la [[società]], invitando tutti i suoi figli alloa uno stesso festino, la [[società]] risveglia lein loroessi ambizionil'ambizione fin dal mattino della vita. […]Essa priva la giovinezza delle sue grazie e vizia la maggior parte dei suoi sentimenti generosi mescolandovicontaminandoli deicon il calcolicalcolo. La poesia vorrebbe che non fosse altrimenticosì; ma i fatti vengono troppo spesso a smentiresmentiscono la finzione aalla cuiquale si vorrebbe credere, perchésicché cinon siè possa permettere dipossibile rappresentare il giovane diverso da com'è neldel [[XIX secolo|diciannovesimo secolo]]. <ref>Traduzionediversamente dida Mariaquello Graziache Porcelli, BUR, Milano, 2008è.</ref>
 
===''Un grand'uomo di provincia a Parigi''===
*Che cos'cosa è l'[[arte]], signore? Èè la natura concentrata.
*La [[critica]] è una spazzola cheda non si può usare sulle stoffe leggere, doveche porterebbesi via tuttoromperebbero.
*Quei bordelliluoghi di perdizione del pensiero che si chiamanochiamati [[Giornale|giornali]].
*La tanto bramataQuesta [[famareputazione]] tanto desiderata è quasi sempre una prostituta incoronata.
*Una voce gli gridò giustamentedentro: «L'intelligenza è la leva checon la quale si muovesolleva il mondo.». Ma un'altra voce gli gridò che «il punto d'appoggio dell'intelligenza eraè il denaro»<ref>Traduzione di Maria Grazia Porcelli, BUR, Milano, 2008.</ref>
*AllaDalla vista di un poeta eminente che vi prostituiva la musa a un giornalista, che vi umiliava l'Artearte, come la donna era umiliata, prostituita sotto quelle gallerie ignobili, il grand'uomo di provincia ricevevaricavava insegnamenti terribili. Il denaro! Eraera la chiave diparola ogni enigma <ref>Traduzione di Maria Grazia Porcelli, BUR, Milano,chiave 2008dell’enigma.</ref>
 
===''La sofferenza dell'inventore''===
*OggiAttualmente, da voi, il successo è la ragione suprema di tutte le azioni, quali che siano. […] Tutto è nella forma. [...] I nemici dell'ordine sociale guaisconosfruttano questa contraddizione per inveire contro la giustizia e siper corruccianosdegnarsi in nome del popolo perché siviene mandamandato in galera un ladruncololadro notturno di polli, mentre si mette in prigione per appena pochi mesi un uomo che rovina delleintere famiglie con una bancarotta fraudolenta se la cava con qualche mese di prigione: ma quegliquesti ipocriti sanno bene che condannando il ladro i giudici mantengonodifendono fraquella ricchibarriera efra poveri lae frontieraricchi che, rovesciatase fosse abbattuta, porterebbeprovocherebbe allala fine dell'ordine sociale;, mentre ilcolui che dichiara bancarottierefallimento, accortochi captatorecarpisce dicon successionila scaltrezza un'eredità, il banchiere, che manda a monte un affare a suoproprio vantaggio, produconoprovocano solo degli spostamenti di benicapitali. […] La vostra società non adora più il vero Dio, ma il velloVitello d'oroOro! QuestaE èquesta la religione della vostra Carta, che non tiene più contoormai, in politica, chetiene conto solo della proprietà. Non significaè come dire a tutti glii individuisudditi: cercate"Cercate di essere ricchi..."? […] perchéPerché vi ho detto di rendervi simileadeguarvi alla società?... … il fatto è chePerché oggi, giovanotto, la società si è insensibilmentea poco a poco arrogata tanti diritti sugli individui, che l'individuo si trovaè costretto a combattere la società. Non ci sono più leggi, ci sonoma solo costumiusanze, vezzicioè affettazioni; dunque, sempre la forma. <ref>Traduzione di Maria Grazia Porcelli, BUR, Milano, 2008.</ref>
*ViCi sono due storie: la [[storia]] ufficiale, menzognera, quella che ci vienesi insegnatainsegna, la storia ad "''usum delphini",''; e la storia segreta, dovenella quale si trovano le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa.<ref>Citato in Manuela Gandini, ''Ileana Sonnabend: the queen of art'', Castelvecchi, 2008, p. 18.</ref>
*In [[Francia]], si applaude da cinquant'anni allo spettacolo delle scempiaggini nazionali, si continuano a portare assurdi cappelli, e il [[governo]] cambia solo a condizione di essere sempre lo stesso!
 
===Citazioni sul libro===
*Se proviamo a rileggere le ''Illusions perdues'' e ''[[Guerra e pace]]'' o ''[[Thomas Hardy#Tess dei d'Uberville|Tess]]'', nasce in noi un'impressione che i lettori di allora dovevano probabilmente condividere: la realtà pareva densa, folta, resistente, immodificabile come il granito. Qualsiasi tentativo gli uomini facessero per cambiarla, si spezzava contro di lei. Oggi, la nostra impressione è capovolta. ([[Pietro Citati]])
 
==''L'ultima incarnazione di Vautrin''==
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*Pubblicato in quello stesso 1834 in cui Balzac lo aveva scritto, ''La Recherche de l'Absolu'' fa parte degli «Studi Filosofici» nella ripartizione in cui si articola il grande edificio della ''Comédie Humaine''. (Luciano Poggi, in prefazione al libro)
*Senza averci ancora detto nulla di lui {{NDR|Balthazar Claës}}, Balzac ce lo fa sentire come un essere straordinario, avvolto di mistero, presenza prevalente in quella casa, di certo causa e origine di molto per sé e i suoi. Tutto in questa inquietante figura ci rivela un ''homo melancholicus'', un saturnino. (Luciano Poggi, in prefazione al libro)
 
==''Le illusioni perdute''==
*Che cos'è l'[[arte]], signore? È la natura concentrata.
*L'[[avarizia]] comincia dove finisce la povertà.
*La [[critica]] è una spazzola che non si può usare sulle stoffe leggere, dove porterebbe via tutto.
*La tanto bramata [[fama]] è quasi sempre una prostituta incoronata.
*Quei bordelli del pensiero che si chiamano [[Giornale|giornali]].
*Vi sono due storie: la [[storia]] ufficiale, menzognera, che ci viene insegnata, la storia ad "usum delphini", e la storia segreta, dove si trovano le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa.<ref>Citato in Manuela Gandini, ''Ileana Sonnabend: the queen of art'', Castelvecchi, 2008, p. 18.</ref>
*Oggi, invitando tutti i suoi figli allo stesso festino, la [[società]] risveglia le loro ambizioni fin dal mattino della vita. […] vizia la maggior parte dei sentimenti generosi mescolandovi dei calcoli. La poesia vorrebbe che fosse altrimenti; ma i fatti vengono troppo spesso a smentire la finzione a cui si vorrebbe credere perché ci si possa permettere di rappresentare il giovane diverso da com'è nel [[XIX secolo]]. <ref>Traduzione di Maria Grazia Porcelli, BUR, Milano, 2008.</ref>
*In Francia il [[governo]] cambia solo a condizione di restare sempre lo stesso! <ref>Traduzione di Maria Grazia Porcelli, BUR, Milano, 2008.</ref>
*Una voce gli gridò giustamente: «L'intelligenza è la leva che muove il mondo». Ma un'altra voce gli gridò che «il punto d'appoggio dell'intelligenza era il denaro»<ref>Traduzione di Maria Grazia Porcelli, BUR, Milano, 2008.</ref>
*Oggi il successo è la ragione suprema di tutte le azioni. […] Tutto è nella forma. [...] I nemici dell'ordine sociale guaiscono contro la giustizia e si corrucciano in nome del popolo perché si manda in galera un ladruncolo di polli, mentre si mette in prigione per appena pochi mesi un uomo che rovina delle famiglie con una bancarotta fraudolenta: ma quegli ipocriti sanno bene che condannando il ladro i giudici mantengono fra ricchi e poveri la frontiera che, rovesciata, porterebbe alla fine dell'ordine sociale; mentre il bancarottiere, accorto captatore di successioni, il banchiere, che manda a monte un affare a suo vantaggio, producono solo spostamenti di beni. […] La vostra società non adora più il vero Dio, ma il vello d'oro! Questa è la religione della vostra Carta, che non tiene più conto, in politica, che della proprietà. Non significa dire a tutti gli individui: cercate di essere ricchi? […] perché vi ho detto di rendervi simile alla società? … il fatto è che oggi la società si è insensibilmente arrogata tanti diritti sugli individui, che l'individuo si trova costretto a combattere la società. Non ci sono più leggi, ci sono solo costumi, vezzi, sempre la forma. <ref>Traduzione di Maria Grazia Porcelli, BUR, Milano, 2008.</ref>
*Alla vista di un poeta eminente che vi prostituiva la musa a un giornalista, vi umiliava l'Arte, il grand'uomo di provincia riceveva insegnamenti terribili. Il denaro! Era la chiave di ogni enigma <ref>Traduzione di Maria Grazia Porcelli, BUR, Milano, 2008.</ref>
 
 
===Citazioni sul libro===
*Se proviamo a rileggere le ''Illusions perdues'' e ''[[Guerra e pace]]'' o ''[[Thomas Hardy#Tess dei d'Uberville|Tess]]'', nasce in noi un'impressione che i lettori di allora dovevano probabilmente condividere: la realtà pareva densa, folta, resistente, immodificabile come il granito. Qualsiasi tentativo gli uomini facessero per cambiarla, si spezzava contro di lei. Oggi, la nostra impressione è capovolta. ([[Pietro Citati]])
 
==''Onorina''==
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*Honoré de Balzac, ''Il giglio della valle'', traduzione di Giampaolo Tolomei, CDE, 1972.
*Honoré de Balzac, ''Il medico di campagna'' (''Le médecin de campagne''), traduzione di Maria Ortiz, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1989.
*Honoré de Balzac, ''L'ultima incarnazione diIllusioni Vautrinperdute'', traduzione di GaleazzoArgia FalconiMicchettoni, FratelliGarzanti, TrevesMilano, Milano2012. ISBN 1910978-88-11-13533-3
*Honoré de Balzac, ''L'ultima incarnazione di Vautrin'', traduzione di Galeazzo Falconi, Fratelli Treves, Milano 1910.
*Honoré de Balzac, ''La borsa'', traduzione di Amilcare Locatelli, Edizioni "Corbaccio" Milano, 1930.
*Honoré de Balzac, ''La cugina Betta'', traduzione di M.A. Denti e E. Villa, BMM, 1952.