Henry Fielding: differenze tra le versioni

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'''Henry Fielding''' (1707 – 1754), scrittore, drammaturgo e giornalista britannico.
 
*Non fidarti mai di un [[uomo]] che ha motivo di sospettare che tu sai che lui ti ha fatto del [[male]].<ref>Da ''Jonathan Wild'', III, 4; citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013.</ref>
*I seguaci di [[Esculapio]] han ragione di avvertire che quando una [[malattia]] entra dalla porta, il medico deve essere introdotto dall'altra. (da ''Tom Jones'')
*Quasi ogni [[dottore]] ha la sua [[malattia]] favorita. (da ''Tom Jones'', traduzione di Decio Pettoello, Feltrinelli, 2003)
 
==[[Incipit]] di ''Tom Jones''==
===[[Incipit]]===
====Ada Prospero====
L'autore dovrebbe considerare se stesso non come un gentiluomo che offra un pranzo in forma privata o d'elemosina, bensì come il padrone d'una [[taverna]] aperta a chiunque paghi. Nel primo caso, colui che invita offre naturalmente il cibo che vuole, e quand'anche questo sia mediocre e magari sgradevole ai loro gusti, gli ospiti non debbono protestare; ché l'educazione impone loro d'approvare e lodare qualunque cosa venga loro posta dinanzi. Proprio il contrario accade al padrone d'una taverna. Quelli che pagano vogliono dar soddisfazione al proprio palato, anche quando questo sia raffinato e capriccioso, e se non è tutto di loro gusto, si sentono in diritto di criticare, di protestare, d'imprecar magari contro il pranzo, senz'alcun ritegno.
 
====Decio Pettoello====
Un autore dovrebbe considerarsi, non come un signore che dà un banchetto privato o di beneficenza, ma piuttosto come uno che tiene un pubblico ristorante. Nel primo caso, si sa, chi offre il banchetto sceglie lui i cibi, e anche se sono poco attraenti o affatto sgradevoli al palato dei commensali questi non debbono trovar nulla a ridire: anzi, la buona creanza impone loro di far mostra d'approvare e lodare tutto quel che viene loro messo dinanzi. Il contrario accade col padrone d'un ristorante. La gente che paga quel che mangia esige d'accontentare il proprio palato per quanto delicato e capriccioso esso sia; e se c’è qualcosa che non piace reclama il diritto di criticare, insultare e mandare al diavolo, pranzo ed oste senza complimenti.
 
===Citazioni===
*I seguaci di [[Esculapio]] han ragione di avvertire che quando una [[malattia]] entra dalla porta, il medico deve essere introdotto dall'altra. (da ''Tom Jones''1997)
*Quasi ogni [[dottore]] ha la sua [[malattia]] favorita. (2003)
*Prima di tutto, concediamo che molti animi, e forse anche quelli dei filosofi, sono immuni anche dalle minime tracce d'amore.<br />In secondo luogo, quel che comunemente si chiama [[amore]] — cioè il desiderio di soddisfare un vorace appetito con una certa quantità di delicate e bianche carni umane — non è punto il sentimento su cui disputiamo. Questo è infatti più propriamente una fame; e, come nessun ghiottone ha vergogna di applicare la parola la parola amore al suo appetito e di dire ch'egli ''ama'' le tali e tali vivande, cosí l'amante di quella specie dice con ugual proprietà ch'egli ha fame delle tali e tali donne.<br />In terzo luogo, concedo che l'amore di cui mi faccio avvocato, sebbene sia soddisfatto in maniera assai più delicata, tuttavia cerca anch'esso l'appagamento quanto i più grossolani nostri appetiti.<br />Finalmente, questo amore, per il suo pieno appagamento, tende a chiamare in aiuto quella tal fame di cui parlavo, la quale, invece di scemare, ne accresce tutte le delizie — inimmaginabili da coloro che non sono mai stati suscettibili di nessun'altra emozione tranne quella che proviene dal solo appetito. (2003)
 
==Bibliografia==
*Henry Fielding, ''Tom Jones. Storia di un trovatello'', traduzione di Ada Prospero, Garzanti, 1997.
*QuasiHenry ogni [[dottore]] ha la sua [[malattia]] favorita. (daFielding, ''Tom Jones'', traduzione di Decio Pettoello, Feltrinelli, 2003)
 
==Altri progetti==