Francesco Bacone: differenze tra le versioni

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*{{NDR|[[Bernardino Telesio]]}} Primo fra i moderni che abbia meritato il titolo di filosofo.<ref>Citato in [[Alberto Mario]], ''La schiavitù e il pensiero'', Tipografia del Diritto, Torino, 1860, p. 38.</ref>
*Quegli influssi che si è notato fascinare o stregare non esistono, ma vi sono amore e invidia; entrambi hanno desideri veementi, si strutturano prontamente nelle immaginazioni e nelle suggestioni, e giungono facilmente all'occhio, specialmente alla presenza degli oggetti che sono i punti che conducono alla fascinazione, se ve ne sono. Al contempo vediamo che le Scritture definiscono l'[[invidia]] come [[malocchio]] (...) Lì pare essere riconosciuta, nell'atto dell'invidia, una eiaculazione o irradiazione dell'occhio. Ma qualcuno è stato tanto curioso da notare che quando il battere o il colpire di un occhio invidioso fa la gran parte del male, è quando la parte invidiata è tenuta in gloria; poiché ciò pone un confine all'invidia.<ref>''Sull'invidia'', 1625. Citato da [[Rupert Sheldrake]] ''La mente estesa'', Feltrinelli pp. 205-206 ISBN 978-88-07-89109-0</ref>
*Ritengo che ogni uomo sia debitore alla sua professione, e come si cerca naturalmente di ricavare appoggio e profitto da essa, così ci si dovrebbe per dovere sforzare di esserle d'aiuto e di ornamento in via di compenso.<ref>Dalla prefazione a ''Massime giuridiche'', in ''Scritti politici, giuridici e storici'', vol. II, a cura di Enrico De Mas, UTET, Torino, 1971.</ref>
*Scrivere per ozio quello che si legge per ozio, non importa molto, ma ciò che io voglio è rendere più ordinata la vita e gli affari dell'uomo, con tutti gli affanni che recano, mediante speculazioni sane e vere.<ref>Da ''Lettera a Casaubon'', in ''Scritti politici, giuridici e storici'', vol. I.</ref>
*Se l'uomo vuole cominciare con certezze, allora finirà con dei dubbi; ma se sarà contento di cominciare con dei dubbi, allora finirà con certezze.