Laurence Sterne: differenze tra le versioni

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==''Viaggio sentimentale''==
===[[Incipit]]===
— A questo in Francia si provvede meglio, diss'io —<br>— Ma, e vi fu ella? mi disse quel gentiluomo; e mi si volse incontro prontissimo, e trionfò urbanissimamente di me. — Poffare! diss'io, ventilando fra me la questione; adunque ventun miglio di navigazione (da Douvre a Calais non ci corre nè più nè meno) conferiranno sì fatti diritti? — Vo' esaminarli. E lasciando andare il discorso, m'avvio diritto a casa: mi piglio mezza dozzina di camicie, e un pajo di brache di seta nera. — «L'abito che ho indosso (diss'io, dando un'occhiata alla manica) mi farà». {{NDR|Traduzione di Ugo Foscolo}}
 
===Citazioni===
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*Rare volte, mio buon signore, un [[maschi e femmine|uomo]] s'accinge a un'offerta di cordialità verso una donna, e che essa non n'abbia presentimento un po' prima. (XVII; 1813, [[s:Pagina:Viaggio sentimentale di Yorick (1813).djvu/65|p. 46]])
*Compiango l'uomo che può viaggiare da Dan a Bersabea ed esclama: «Tutto è infecondo!» — ed è: e tale è l'universo per chiunque non vede quanto ei sarà liberale a chi lo coltiva. (XVIII; 1813, [[s:Pagina:Viaggio sentimentale di Yorick (1813).djvu/67|p. 48]])
*''Tant pis'' e ''Tant mieux'' sono due cardini della conversazione francese; e quel forestiero che se ne impratichirà innanzi di entrare in Parigi, farà da savio. (XIX; 1813, [[s:Pagina:Viaggio sentimentale di Yorick (1813).djvu/72|p. 53]])
*Vissi innamorato sempre or d'una principessa or d'un'altra; e così spero di vivere fino al momento ch'io raccomanderò il mio spirito a Dio; perché la mia coscienza è convinta che s'io commettessi una trista azione, la commetterei sempre quando un [[amore]] è in me spento; ed il nuovo non è per anche racceso: e nel tempo dell'interregno m'accorgo che il mio cuore fa il sordo — e mi concede a stento sei soldi da far elemosina alla miseria: però mi sollecito a rompere questo gelo — è il raccendermi e il risentirmi pieno di generosità e di benevolenza è tutto un punto: e farei di tutto, per tutti, e con tutti; purché mi persuadessero ch'io non farei peccato. (XXII; 1813, [[s:Pagina:Viaggio sentimentale di Yorick (1813).djvu/78|p. 59]])
*Tuttavia la Natura ci riserba un lenitivo soave ne' mali; ed io l'accolsi grato dalle sue mani, e m'[[Sonno|addormentai]]. (XXVII; 1813, [[s:Pagina:Viaggio sentimentale di Yorick (1813).djvu/92|p. 73]])